Simonetta Folliero

Non credo che la banca possa accettare un accordo dopo una sentenza favorevole ed una fruttuosa azione esecutiva in cordo: converrà con me che alla banca, mettere a bilancio la somma che lei offre subito, in unica soluzione, oppure 75 mila euro (più interessi legali e spese di procedura) attraverso l’incasso di rate derivanti da un pignoramento della retribuzione mensile del debitore (quasi come avviene per un mutuo), non dovrebbe fare molta differenza.

Piuttosto, l’accordo potrebbe essere interessante per l’istituto bancario qualora il debitore, ad una investigativa patrimoniale, risultasse nullatenente, cioè privo di beni efficacemente e fruttuosamente aggredibili come lo stipendio, la pensione, un pingue conto corrente o immobili.

Per il resto, concordo con la strategia adottata ed esposta dal professionista che l’assiste legalmente.


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