Patrizio Oliva

Il famoso, o famigerato, reddito di cittadinanza proposto dal partito M5S (Movimento Cinque Stelle) ha scosso dalle fondamenta il Belpaese in vista delle tanto agognate elezioni politiche avvenute recentemente.

Come è ben noto a tutti gli scrutini delle politiche non hanno configurato una maggioranza totale in Parlamento, per cui chi sarà a governare, quando e come è ancora del tutto un enigma.

Unica certezza, però, è che il partito che ha preso più voti, il M5S, ha fatto una compagna elettorale fondata principalmente su una misura di assistenzialismo (o quasi) che ha fatto gola a parecchi cittadini italiani.

Parliamo, appunto, del reddito di cittadinanza.

Non ci pronunciamo sulla possibilità di approvazione della proposta, anche perché, come detto, il futuro della politica italiana è ancora pieno di foschia: non sappiamo peraltro se il M5S salirà al governo o meno.

Intanto, però, facciamo un piccolo focus sulla proposta (quella originale) promossa dal partito.

Se la proposta sarà approvata, ben 9 milioni di italiani avranno diritto al reddito di cittadinanza, cioè tutti coloro che non hanno reddito o hanno redditi molto bassi.

E questo vale per i componenti di tutta la famiglia: una famiglia di 4 persone può arrivare a percepire anche 1950 euro.

Naturalmente esenti da tasse, ed esenti anche da pignoramenti.

Una famiglia di tre persone, con genitori disoccupati a reddito zero e figlio maggiorenne a carico: il reddito di cittadinanza per la famiglia sarà pari a 1560 euro al mese.

Una coppia di pensionati con pensioni minime da 400 euro ciascuno: il reddito di cittadinanza sarà pari ad altri 370 euro per la coppia, come integrazione al reddito.

Per poter chiedere il reddito di cittadinanza, sono sufficienti questi requisiti:

  • avere più di diciotto anni ed essere inoccupato
  • percepire un reddito di lavoro inferiore alla soglia di povertà
  • percepire una pensione inferiore alla soglia di povertà

Ricordiamo che la soglia di povertà, in Italia, per nuclei familiari composti da un unico individuo è di 780 euro.

Detta soglia varia in funzione del numero di persone che compongono il nucleo familiare.

Se potrai percepire il reddito, per conservarlo ti verrà richiesto di adempiere ad alcune regole:

  • Iscriverti presso i centri per l’impiego e renderti subito disponibile a lavorare
  • Iniziare un percorso per essere accompagnato nella ricerca del lavoro dimostrando la reale volontà di trovare un impiego
  • Offrire la propria disponibilità per progetti comunali utili alla collettività (8 ore settimanali)
  • Frequentare percorsi per la qualifica o la riqualificazione professionale
  • Effettuare ricerca attiva del lavoro per almeno 2 ore al giorno
  • Comunicare tempestivamente qualsiasi variazione del reddito
  • Accettare uno dei primi tre lavori che ti verranno offerti

Se hai un lavoro a tempo pieno, ma sei sottopagato, avrai diritto all’integrazione del reddito.

La legge prevede infatti anche l’introduzione di un salario minimo contrattuale.

Nessuno potrà più essere pagato meno di 9 euro l’ora.

Se invece hai un lavoro part time, il tuo salario sarà integrato fino ad arrivare a 780 euro al mese.

Ricordiamo che siamo ancora lontani da qualsivoglia disegno di legge o discussione alle Camere: il reddito di cittadinanza esposto, dunque, si basa meramente sul programma elettorale del M5S.


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