Ornella De Bellis

Il problema è che nella segnalazione alla voce Stato segnalazione – Numero massimo di rate con ritardo, dice più di 8. Quindi per questo credo che non sia una segnalazione positiva anche se estinta.

Si viene segnalati in centrale rischi se si ritarda o si omette il pagamento di più di 7 rate di rimborso, anche non consecutive. Evidentemente era questa la situazione in cui versava l’inadempimento di suo padre quando è scattata la segnalazione.

Il problema è che è accaduto quello che non doveva accadere: cioè la sua posizione di nuovo garante è confluita in quella vecchia del genitore inadempiente.

Per rimediare, bisognerebbe rivolgersi alla finanziaria cedente, che ha effettuato la segnalazione, per ottenere una rettifica e l’apertura di una nuova posizione che rifletta correttamente lo stato di rimborso del debito, dal momento che lei non era fideiussore quando è stato concesso il prestito.

In alternativa, va richiesta alla CRIF la cancellazione della segnalazione negativa effettuata dalla finanziaria cedente riguardante il prestito concesso a suo padre, appena saranno passati tre anni dalla data in cui avrebbe dovuto essere pagata alla finanziaria cedente l’ultima rata di rimborso.

Nel frattempo, le sue doglianze sono motivate e riconducibili ad un palese errore della finanziaria cedente che non avrebbe dovuto coinvolgerla nella segnalazione relativa al prestito concesso al genitore, a cui lei risulta totalmente estraneo.

Per sollecitare l’interesse della finanziaria cedente e del gestore della banca dati CRIF sulla questione, le suggerisco di inviare ad entrambi, con raccomandata AR, un reclamo/diffida in cui espone la situazione venutasi a creare e la conseguente impossibilità del fideiussore incolpevole di accedere al credito, chiedendo una soluzione al problema e minacciando la richiesta di risarcimento danni.

Passati 30 giorni dalla data in cui il reclamo sarà pervenuto alle controparti, in caso di silenzio o di risposta non soddisfacente, potrà presentare ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF).

Basterà inviare, per posta, un semplice resoconto sugli avvenimenti da lei qui riportati (senza omissioni o precisazioni in itinere) e versare 20 euro per diritti di segreteria (che le verranno restituiti qualora il ricorso venisse accolto).

Per informazioni sulla procedura da seguire troverà dettagliate informazioni su questo sito o su quello istituzionale dell’ABF.


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