Andrea Ricciardi

E’possibile ottenere la pensione anticipata con opzione Donna con 35 anni di contributi e un minimo di 57 anni e 7 mesi di età maturati nel 2015: grazie alla cristallizzazione dei requisiti, infatti, chi ha maturato i requisiti per accedere all’opzione può comunque pensionarsi, anche se questo particolare regime pensionistico non è stato più prorogato (forse sarà prorogato in seguito).

Il diritto, in linea generale, è esercitabile da tutte le lavoratrici che hanno compiuto 57 anni, se dipendenti, o 58 anni, se autonome, entro il 31 dicembre 2015, e alla stessa data avevano almeno 35 anni di contributi.

In cambio dell’uscita anticipata dal lavoro, il trattamento spettante con opzione Donna è calcolato col sistema contributivo.

In pratica, rispetto al sistema misto, il taglio sulla pensione può arrivare al 20- 30%.

La pensione di anzianità, nel caso di opzione donna, viene corrisposta alla lavoratrice decorsi 12 mesi se lavoratrice dipendente, 18 mesi se autonoma, dalla data di maturazione dei requisiti previsti.

Le lavoratrici dipendenti nate nell’ultimo trimestre del 1958 (ultimo trimestre del 1957, se autonome) devono attendere ulteriori quattro mesi, relativi agli incrementi della speranza di vita del 2016.

Ricordiamo, la facoltà è stata estesa retroattivamente anche alle lavoratrici che al 31 dicembre 2015 avevano compiuto 57 anni, se dipendenti, e 58 anni, se autonome ma che a tale data non erano in possesso degli ulteriori tre mesi richiesti per effetto degli incrementi alla speranza di vita applicati dal 1° marzo 2013 (articolo 1, comma 222, legge di Bilancio 2017).

La lavoratrice, comunque, deve accettare che la pensione venga liquidata interamente con il calcolo contributivo.

Al momento della decorrenza del trattamento, inoltre, la lavoratrice deve cessare l’attività di lavoro dipendente.

La domanda va presentata online all’INPS attraverso il servizio dedicato.

In alternativa, si può fare la domanda tramite:

  • Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) 06 164 164 da rete mobile;
  • enti di patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.

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