Andrea Ricciardi

In caso di sinistro stradale presso un incrocio non basta esclusivamente avere la precedenza per non vedersi attribuire un possibile concorso di colpa.

Infatti, è necessario anche dimostrare di non aver violato le regole di prudenza.

Secondo un principio consolidato nella giurisprudenza di legittimità, nel caso di danni prodotti a persone o cose dalla circolazione di un veicolo, l´automobilista riesce ad esonerarsi dalla responsabilità per i danni arrecati all´altro autoveicolo in due modi.

O in via diretta, dimostrando di avere tenuto un comportamento perfettamente conforme alle regole del codice della strada e comunque esente da ogni ipotizzabile addebito di colpa;

O in via indiretta, dimostrando che il comportamento del danneggiato è stato il fattore causale esclusivo dell´evento dannoso, non evitabile da parte del conducente, avuto particolare riguardo alle circostanze del caso concreto ed alla conseguente impossibilità di attuare una qualche manovra di emergenza.

Più dettagliatamente, la Corte di Cassazione, con sentenza 3696/18, ha stabilito che nel caso di scontro tra veicoli, la presunzione di pari responsabilità prevista dall’art. 2054, comma 2 c.c. ha carattere sussidiario, dovendosi applicare soltanto nel caso in cui sia impossibile accertare in concreto il grado di colpa di ciascuno dei conducenti coinvolti nel sinistro; l’accertamento della intervenuta violazione, da parte di uno dei conducenti, dell’obbligo di dare la precedenza, non dispensa il giudice dal verificare, attraverso un attento esame delle prove raccolte del quale deve dare conto nella motivazione della sentenza, il comportamento dell’altro conducente, onde stabilire se quest’ultimo abbia a sua volta violato o meno le norme sulla circolazione stradale ed i normali precetti di prudenza, potendo soltanto l’eventuale accertata inosservanza di dette norme comportare l’affermazione di una colpa concorrente.

Dunque, in parole povere, per escludere qualsiasi forma di responsabilità, al conducente non deve essere ascrivibile, dunque, alcun profilo di colpa.

Pertanto, prudenza quando si guida, anche se si ha la precedenza all’incrocio.


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