Giovanni Napoletano

A Milano il soggetto senza fissa dimora può rivolgersi al Centro Aiuto istituito presso il Comune meneghino: si tratta di uno sportello afferente alla rete dei Servizi Sociali a favore di cittadini gravitanti sul territorio, in situazioni di grave marginalità sociale, con domiciliarità fragile o senza fissa dimora.

In tal modo, il soggetto privo di fissa dimora potrà ottenere un indirizzo dove eleggere residenza: in pratica, un indirizzo da riportare agli uffici anagrafici per l’iscrizione nei registri della popolazione residente. E potrà anche delegare gli addetti della struttura ove verrà ospitato, al ritiro delle raccomandate o dei plichi recapitati dall’ufficiale giudiziario, quanto meno gli saranno custoditi gli avvisi di giacenza.

Il creditore, il Tribunale, l’Ufficiale Giudiziario, prima di notificare una comunicazione a chiunque, hanno l’obbligo di consultare i registri anagrafici della popolazione residente. Se il destinatario è emigrato da un Comune ad un altro, si parte dall’ultimo dato noto e si risale via, via all’effettivo luogo di residenza. Infatti, i dati vengono di volta in volta scambiati fra il comune di provenienza e quello di nuova destinazione.

Se poi il destinatario della comunicazione risulta comunque irreperibile anche presso l’ultima residenza registrata negli archivi anagrafici, l’atto da notificare, a seconda delle modalità previste dalle procedure, viene posto in giacenza nell’ufficio postale o negli uffici comunali preposti (gestione Albo Pretorio).

Insomma, porsi in condizione di ricevere un atto dal creditore o dalla Pubblica Amministrazione costituisce un precipuo interesse del destinatario, mentre, in generale, che il destinatario abbia ricevuto o meno la missiva o che essa sia rimasta in giacenza, poco importa a chi notifica l’atto.


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