Il prestito è stato erogato dalla banca con la garanzia di CONFIDI, vale a dire di un CONsorzio FIDI, che, appunto, svolge il compito di facilitare l’accesso degli imprenditori ai finanziamenti destinati ad attività economiche e produttive.
La banca dovrà in ogni caso cercare di escutere il debitore principale (lei): in caso di inadempimento conclamato si rivolgerà a Confidi per ottenere il rimborso del prestito.
In tale evenienza, Confidi dovrà tentare di recuperare quanto pagato, come garante, alla banca.
L’articolo 515 del codice di procedura civile stabilisce che gli strumenti, gli oggetti e le attrezzature indispensabili per l’esercizio della professione, del debitore possono essere pignorati nei limiti di un quinto.
Va tuttavia aggiunto, per sua tranquillità, che l’azione esecutiva di pignoramento ha un senso per il creditore solo se il bene pignorato (ad esempio, una scaffalatura dell’edicola) possa essere facilmente rivenduta coprendo almeno le spese anticipate per la procedura.
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