Annapaola Ferri

In caso di mancato pagamento, anche di una sola rata del prestito concesso al condominio, ad esempio per far fronte a spese di manutenzione straordinaria o di riqualificazione e efficientamento energetico, tutti i condòmini risultano debitori solidali.

Pertanto, la valutazione del merito creditizio, o se vuole di un indice di morosità del condominio, si risolve nella valutazione del merito creditizio dei singoli condòmini.

Nella pratica, il rischio di morosità del condominio (e del successivo contenzioso) viene mitigato, più che dal calcolo teorico di indici svincolati dal credit score dei singoli condomìni, da misure proattive, disgiunte o congiunte, quali l’erogazione del credito a stato di avanzamento dei lavori (mutuo SAL), la costituzione di un pegno in conto corrente pari ad una quota (di solito il 10%) dell’importo del finanziamento, l’iscrizione di ipoteca sulle parti comuni interessate dai lavori di manutenzione straordinaria, di riqualificazione o di efficientamento energetico (mutuo ipotecario), la richiesta dell’unanimità dell’assemblea per l’approvazione della delibera di accensione del prestito.

Sia il primo che il secondo indice da lei ipotizzato finirebbero, invece, con l’assumere il valore di dichiarazione di parte e non di dato oggettivo, dal momento che non esiste (ancora) nessun organismo ufficiale preposto alla certificazione dei bilanci condominiali.


Per visualizzare l'intera discussione, completa di domanda e risposta, clicca qui.