Ornella De Bellis

Quando l’ufficiale giudiziario si presenta nel luogo dove il debitore ha la propria residenza o vive abitualmente, egli deve presumere che tutto ciò che si trova in casa sia di proprietà del debitore: si tratta del principio di presunzione legale di proprietà, che regola la procedura di pignoramento presso il debitore.

L’ufficiale giudiziario è obbligato ad inventariare i beni che rinviene nell’appartamento, attribuendogli un valore pecuniario (semmai coadiuvato da un esperto) e deve sottoporli a pignoramento ammonendo il debitore ad astenersi da qualunque atto diretto a sottrarre alla garanzia del credito azionato tutto quanto viene assoggettato a possibile espropriazione.

Cellulari, scarpe, borse di marca e televisori sono sicuramente pignorabili. Forno a microonde e macchina del caffé lo sono se è presente in casa una cucina elettrica o a gas. Per tranquillizzarla va aggiunto che di solito i beni inventariati non vengono immediatamente asportati, ma sono lasciati in custodia al debitore.

Nel frattempo, prima dell’espropriazione definitiva che si realizza con l’asporto e la vendita all’asta dei beni pignorati, il terzo effettivo proprietario o comodatario (nel caso specifico lei) può adire il giudice dell’esecuzione (ci vuole un un avvocato) per chiedere ed ottenere la liberazione dei beni pignorati, esibendo, ad esempio, un contratto di locazione (registrato) per appartamento ammobiliato con cui si assegna all’inquilino anche l’uso di mobilio ed elettrodomestici (nel contratto elencati).

Tuttavia, è evidente che i beni personali (cellulari, borse di marca, scarpe eccetera) potranno essere liberati attraverso l’esibizione di scontrini di acquisto o prove presuntive (scarpe e borse da donna è difficile che appartengano ad un debitore di sesso maschile).

Insomma, qualche fastidio bisogna pur sempre affrontarlo se si desidera condividere la capanna fra due cuori di cui uno, ahimè, debitore.

Invece, può dormire sonni tranquilli per quel che riguarda il conto corrente: non può essere pignorato per i debiti del fidanzato convivente.


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