Antonio Scognamiglio

Se il creditore ipotecario di primo grado espropria l’immobile per il quale è stato erogato il mutuo, ed il ricavato risulta insufficiente a coprire il capitale prestato (più gli interessi di mora e le spese legali), il debito residuo resta a carico degli intestatari del mutuo.

Non saprei dire perché il creditore dotato di ipoteca legale non abbia finora agito con il pignoramento del suo stipendio. Probabile si tratti di strategia che non ha dato i frutti sperati: se il bene è gravato da mutuo garantito da ipoteca primaria, in un contesto di tassi calanti, di valore commerciale dell’immobile crescente e di puntuale pagamento delle rate del mutuo da parte del mutuatario, il creditore garantito da ipoteca posteriore potrebbe trovare, in medio tempore, capienza e soddisfazione con una eventuale vendita forzata del bene.

O, piuttosto, il creditore, dotato di ipoteca legale, ha già agito, per l’intero debito lasciato dallo zio, nei confronti di qualcuno degli altri tre garanti.

Quello che è certo è che l’ipoteca giudiziale il creditore non la cancella su istanza di uno dei cinque debitori che asserisce di essere diventato non escutibile.

Oltre a dire che, per quanto la riguarda, c’è, naturalmente, spazio per il pignoramento dello stipendio suo e di sua moglie, nient’altro si può aggiungere con i dati a disposizione.


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