Le sue considerazioni sono condivisibili: anche io ritengo che ci troviamo di fronte ad una richiesta esosa, assolutamente ingiustificabile.
Ma, e veniamo al problema, le nostre valutazioni sono prive di qualsiasi valenza pratica e/o giuridica. In materiale contrattuale (qui non si parla di sanzione amministrativa ma del recupero del credito relativo ad un servizio fruito e non pagato) in ambito UE, la competenza è del giudice del luogo in cui l’obbligazione è stata o deve essere eseguita.
Insomma, per eccepire l’esosità della richiesta lei dovrebbe adire un giudice del Tribunale croato.
Lei scrive: L’idea che si tenti di recuperare da pochi le spese per l’invio a tutti delle raccomandate oltre a un lauto guadagno mi sembra concreta. Anche su questo punto convengo: questa modalità in ambito recupero crediti si indica con il termine: “pesca a strascico”. Il pesce (il presunto debitore) si salva se non resta impigliato nella rete (o almeno, ci prova).
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