Annapaola Ferri

Senza entrare nel merito della questione, verrebbe da dire che un padre che a 76 anni ancora deve raccogliere ferro vecchio in giro, è sicuramente un uomo che, in vecchiaia, non è stato per nulla salvaguardato dallo Stato e men che mai dai propri figli. Non siamo qui a fare i moralisti e le anime belle: sicuramente quel signore avrà avuto le sue colpe per meritare un tale epilogo, la speranza è che trovi pace e perdono in un’altra vita.

I figli non hanno da temere nulla: fin quando il genitore sarà in vita, non saranno obbligati a pagare alcunché. Alla sua morte basterà rinunciare all’eredità per eliminare il fardello degli eventuali debiti da lui contratti, anche per il risarcimento dei danni, da incendio o da altro, che potrebbe arrecare a terzi durante la misera vita che ancora gli resta da portare avanti.

Del resto, come scriveva quel grande poeta che fu Giuseppe Ungaretti, la morte si sconta vivendo.

Con la rinuncia all’eredità, sarà come se suo padre non fosse mai esistito: spero che questa circostanza riuscirà a tranquillizzarla.


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