Giorgio Martini

E’ strano che la visura CRIF non abbia dato alcun riscontro per il suo nominativo: dovrebbe almeno risultare la posizione dell’insoluto in via di definizione a saldo stralcio.

Evidentemente, il suo creditore originario non aveva segnalato a suo tempo l’inadempimento. Oppure il creditore originario non era inserito in alcun circuito SIC (Sistema di Informazioni creditizie) oppure aderisce a centrali rischi, diverse da EURISC CRIF, come CTC (Consorzio di Tutela del Credito) o Experian-Cerved: varrebbe la pena effettuare ispezioni anche in queste due importanti centrali di rischio.

Le problematiche con Equitalia, dal momento che le cartelle esattoriali non pagate non danno luogo, per fortuna, a segnalazioni nelle centrali rischi, non dovrebbero compromettere il suo credit score (merito creditizio): a meno che l’omesso versamento dell’importo iscritto a ruolo non abbia comportato un’azione esecutiva (pignoramento o ipoteca), nel qual caso resterebbe traccia negli archivi dei cattivi pagatori. Infatti i gestori dei SIC alimentano, spesso, i propri data bases con le informazioni prelevate dai tribunali.

Ora, ammesso che il suo nominativo non sia classificato come cattivo pagatore nei SIC, potrebbe nascere un ulteriore problema: l’assenza di segnalazioni positive rende diffidenti banche e finanziarie, se la richiesta di prestito proviene da un soggetto non più giovane, a meno che lei non sia stato occupato dall’età lavorativa ad oggi solo per periodi limitati e/o con contratti di lavoro a tempo determinato.

Tutto questo, assolutamente, non perché mi piaccia assumere il ruolo di iettatore, ma solo per tenerla informata sulle problematiche a cui potrà andare incontro (a mio parere, “viaggiare informati” costituisce sempre un vantaggio).

In ogni caso il tentativo va effettuato e la richiesta di prestito presentata: a volte è sufficiente che il funzionario a cui viene assegnata la pratica di istruttoria si distragga, oppure abbia altro a cui pensare quel giorno, e il prestito viene concesso.

Al primo tentativo eventualmente fallito non demorda: ci riprovi, avendo la sola accortezza di lasciar passare almeno sette mesi fra una richiesta andata male e la successiva. Infatti, per evitare che uno stesso debitore ottenga più prestiti da creditori diversi, ogni istanza di finanziamento viene registrata nei SIC e cancellata automaticamente decorsi 180 giorni. La richiesta di prestito presentata dal soggetto il cui nominativo risulti avere già una pratica in fase istruttoria viene inevitabilmente rigettata. Dopo un eventuale rifiuto, invece, la segnalazione è aggiornata e permane per altri 30 giorni in banca dati.


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