Genny Manfredi

Probabilmente sì, dovrà condividere il debito eventualmente lasciato da suo padre con il coerede, dal momento che non esiste un formale atto di donazione dell’appartamento occupato da suo fratello.

Altrimenti, sarebbe stato possibile chiedere la riduzione giudiziale della donazione, aggiungendo alla massa ereditaria anche il cespite donato (attribuendogli il valore alla data dell’apertura della successione), quindi sottraendo il debito acquisito per la ristrutturazione e successivamente procedendo alla ripartizione dell’attivo con i necessari conguagli.

Ma il diritto di abitazione, nemmeno trascritto, non è riconducibile ad una donazione ed in ogni caso sarebbe stato complicato procedere ad una sua valorizzazione.


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