Paolo Rastelli

L’alternativa è quella di rinunciare alla definizione agevolata del debito (rateazione con 5 scadenze in diciotto mesi) già richiesta accollandosi anche le sanzioni civili e gli interessi di mora e chiedendo ad Equitalia la dilazione ordinaria del debito in 72 rate.

Certamente si pagherà complessivamente di più, ma con il vantaggio di ottenere delle rate mensili sostenibili rispetto alle proprie entrate reddituali ed agli impegni di spesa familiari già assunti.

Infatti, una volta avviata la procedura di pagamento secondo il piano di rateazione associato alla definizione agevolata dei debiti previdenziali iscritti a ruolo (cartelle esattoriali consegnate al concessionario per la riscossione entro il 31 dicembre 2016) e decaduta l’agevolazione per il mancato (o ritardato) pagamento di anche una sola delle rate previste, non sarà più possibile accedere al beneficio della dilazione ed occorrerà versare l’importo a debito in un’unica soluzione.


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