Piero Ciottoli

L’acquisto di un immobile effettuato da uno dei coniugi in regime di separazione dei beni, finalizzato a soddisfare le esigenze familiari (qual è una casa in cui i coniugi vanno a convivere) configura già di per sé una situazione a rischio, soprattutto se l’altro coniuge risulta debitore di terzi.

Il coniuge non debitore dovrebbe dimostrare che le risorse finanziarie necessarie all’acquisto sono state costituite durante il regime di separazione dei beni oppure risultano frutto di una donazione effettuata all’epoca in cui vigeva la comunione dei beni.


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