Annapaola Ferri

L’eredità e quindi i debiti (l’importo in rosso del conto corrente ed il rimborso residuo per il finanziamento erogato in vita al defunto) toccano in parti uguali ai tre fratelli superstiti (supponiamo che il nipote sia il figlio di uno di questi).

Per evitare problemi con il recupero crediti sarebbe opportuno presentare, presso il Tribunale territorialmente competente (la circoscrizione giudiziaria in cui si è verificato il decesso) istanza di rinuncia all’eredità.

Se i fratelli del de cuius non sono entrati in possesso di alcun bene di proprietà del defunto, la rinuncia all’eredità può essere presentata entro dieci anni dalla data del decesso.

Ma, una volta che sono stati formalmente interrotti i termini di prescrizione da parte del creditore (invio di una raccomandata AR ai chiamati all’eredità), conviene attivarsi per rinunciare e per far fronte, così, a qualsiasi pretesa di rimborso.


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