Patrizio Oliva

Il soggetto che, dopo l’insorgenza del debito (indipendentemente dall’esistenza di una qualche azione esecutiva) vende o dona un immobile di proprietà, con il solo obiettivo di sottrarlo all’ipoteca o al pignoramento, e’ esposto al rischio di un’azione revocatoria.

L’azione revocatoria è finalizzata proprio a rendere inefficace, nei confronti del creditore, l’atto di compravendita e viene di solito avviata dopo che il debitore ha alienato il bene (quando risulta privo di beni aggredibili).

L’azione revocatoria di un atto di trasferimento della proprietà del debitore trova una limitazione nell’esigenza di tutelare l’interesse del terzo acquirente, eventualmente inconsapevole (in assenza di pignoramento o di ipoteche) del tentativo del debitore di porre in essere un atto pregiudizievole alla possibilità di riscossione coattiva da parte del creditore.


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