La legge stabilisce quando un illecito fiscale è punibile con una sanzione amministrativa (ammenda) o penale (multa o carcere). E spesso la soglia è quantitativa: dipende cioè da quanto si evade.
Ad esempio la dichiarazione fraudolenta riguardo ad IRPEF, IRES e IVA, integra attualmente un reato (reclusione da 1 anno e sei mesi a sei anni) se l’imposta evasa è superiore a 30 mila euro oppure se il reddito non dichiarato supera il 5% del totale.
In caso di dichiarazione omessa, sempre riguardo ad IRPEF, IRES, IVA, qualora l’imposta evasa risulti superiore a 50 mila euro, è prevista la reclusione da 1 a 3 anni.
Concludendo, la circostanza di risultare nullatenenti non costituisce garanzia di impunibilità in precise e determinate fattispecie di elusione o evasione fiscale. Il suggerimento è allora quello di approfondire, insieme ad un esperto, il contenuto degli accertamenti fiscali che hanno dato luogo alle cartelle esattoriali, senza sottovalutare la questione.
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