Per il calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) relativamente al patrimonio immobiliare del componente il nucleo familiare vengono richiesti la quota di proprietà, il valore dell’immobile ai fini IMU, rapportato alla quota di proprietà (valore ai fini IMU della quota) ed eventualmente il capitale residuo del mutuo (sempre rapportato alla quota posseduta).
Il valore IMU dell’immobile è dato dalla rendita catastale aumentata del 5% e moltiplicata per il coefficiente 160 per i fabbricati classificati nelle categorie catastali A/1, A/8, A/9 e nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7.
Il 20% del valore IMU dell’immobile (detratto eventualmente il capitale residuo del mutuo) rapportato ad una scala di equivalenza costruita secondo appositi parametri definiti in base alla composizione del nucleo familiare e alle sue caratteristiche, va poi ad incidere sul risultato finale dell’indicatore.
L’unico simulatore affidabile è quello proposto dall’INPS, previa richiesta delle credenziali di accesso. Fino alla richiesta di attestazione i dati inseriti non vengono presi in considerazione dal sistema, per cui si possono inserire patrimoni e redditi a piacere solo per vedere l’effetto che fa.
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