DOMANDA
In riferimento a questo topic, chiedo se io, genitore separato e non convivente, dovessi portare in detrazione il 100% delle spese per mio figlio (che la madre non può portare in detrazione), andrei o meno incontro alla possibilità che ai fini isee venga riconosciuto “attratto” al nucleo familiare?E’ corretta o errata l’informazione ricevuta, che nel nucleo familiare ai fini isee rientrano le persone a carico ai fini Irpef anche se non presenti nello stato di famiglia?
RISPOSTA
E’ corretta o errata l’informazione ricevuta, che nel nucleo familiare ai fini isee rientrano le persone a carico ai fini Irpef anche se non presenti nello stato di famiglia?Affermazione sacrosanta e corretta, se si precisa che vale per coniugi non separati giudizialmente. In pratica se lei andasse a vivere da solo a Canicattì in costanza di matrimonio, suo figlio (ma anche la moglie, in un tale scenario) resterebbe a carico fiscale del padre percipiente reddito. Il nucleo familiare sarebbe composto da padre, madre e figlio.Noi, ci sembra, stiamo esaminando la situazione conseguente ad una separazione fra coniugi non semplicemente di fatto, ma sancita da un giudice.Gli obblighi verso il figlio non vengono esauriti dall’assegno di mantenimento al coniuge separato economicamente più debole e nemmeno da un eventuale ulteriore assegno di mantenimento disposto a favore del figlio. In qualsiasi momento il genitore giudizialmente separato, e non convivente, può essere chiamato, da vincoli etico morali, a sostenere ulteriori spese per il proprio figlio, indipendentemente da considerazioni giuridiche inerenti il concetto di nucleo familiare. In questo caso il genitore ha diritto a detrarre le spese effettivamente sostenute senza che ciò comporti attrazioni fatali in ambito ISEE.Ripeto, bisogna distinguere l’aspetto fiscale da quello relativo al diritto di una agevolazione di sostegno al reddito.
12 Febbraio 2021 - Annapaola Ferri