Ornella De Bellis

E’ pacifico che la banca punti ad una pronuncia giudiziale di revocatoria dell’atto di trasferimento della proprietà dell’immobile dal debitore alla propria madre, e non si accontenti di non meglio precisate procedure di annullamento gestite, magari, dallo stesso notaio che pure aveva assecondato un tentativo, per quanto ingenuo, di sottrarre il bene del debitore dall’azione esecutiva eventuale promossa dal creditore.

Dubito, per quanto non sia da escludere, che la banca possa procedere a chiedere un risarcimento dei danni causati da chi, in combutta con il debitore, avesse collaborato con quest’ultimo a mettere in pratica il piano finalizzato a sottrarre il bene all’azione esecutiva: tuttavia il danno patito dovrebbe essere dimostrato dalla banca.

La tracciabilità del denaro risponde ad una esigenza che non puo’ essere disattesa neppure nei rapporti, tra parenti o affini, riguardanti presunte donazioni. In altre parole, l’eventuale donazione deve essere provata da chi la presume attraverso le tracce del trasferimento di denaro: tracce che, tuttavia, possono consistere, ad esempio, anche in prelievi di denaro contante effettuato dal donante e successivi accrediti (globalmente equivalenti) registrati sul conto corrente dei donatari.


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