Lei, purtroppo, non specifica gli estremi (in particolare l’anno) della circolare INPS a cui fa riferimento e se il conto corrente (in rosso) di cui si discute è il suo oppure quello, mai chiuso, del defunto.
Se si tratta della nota operativa numero 40 del 2007, questa esplicitamente dispone che in caso di decesso del pensionato la sede provinciale o territoriale competente dell’Istituto ne dovrà dare immediata notizia allo sportello bancario che in relazione a tale notifica è tenuto a non dar corso ad ogni operazione successiva di accredito sul relativo conto corrente. Contestualmente, alle Aziende di credito sarà comunicato l’ammontare complessivo delle eventuali rate di cui è stato disposto l’accreditamento dopo la morte del beneficiario ma prima dell’avvenuta comunicazione alla Azienda stessa. Di conseguenza quest’ultima è tenuta a riversare l’importo richiesto, anche parzialmente nei limiti delle giacenze risultanti nel conto corrente, alle sezioni di tesoreria provinciale territorialmente competenti con le modalità previste per gli storni.
Come si legge, questo documento interno (indirizzato alle sedi provinciali e territoriali competenti) dispone proprio che, dopo la morte del pensionato titolare del conto, la banca dovrà bloccare qualsiasi accredito successivo del rateo di pensione ed eventualmente restituire all’INPS i ratei (o quanto ne rimane) che sono stati accreditati nel periodo che intercorre fra il decesso del pensionato e la notifica alla banca di tale evento.
Pertanto, nella cricolare da lei citata, nulla si dice in merito al diritto dell’erede di pretendere dalla banca il rateo versato dall’INPS: proprio perché questo rateo non può essere essere disponibile sul conto corrente del defunto in virtù del blocco operato dalla banca su indicazione dell’INPS oppure è stato restituito all’INPS se il suo trasferimento è intervenuoto prima del blocco.
In questo scenario, è’ evidente che le informazioni confuse ed ingannevoli che le fornisce la banca sono esclusivamente finalizzate ad ottenere dall’erede il versamento dello scoperto in conto corrente lasciato dal defunto: una volta ripianato lo scoperto, l’erede non potrebbe comunque ottenere quello che gli spetta.
Se invece lei ha presentato già la domanda per ottenere, in qualità di erede, il rateo maturato dal defunto fino alla data del decesso e le eventuali somme spettanti e non riscosse dal pensionato ed il conto corrente, in rosso, sul quale ha chiesto di accreditare l’importo è il suo, allora la questione è diversa ma ci occorre sapere precisamente a quale circolare dell’INPS lei si riferisce e cosa contesta la banca per motivare il rifiuto ad accreditare l’importo corrisposto dall’INPS.
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