Giuseppe Pennuto

Il conducente che sorpassa un veicolo o altro utente della strada che lo precede sulla stessa corsia, dopo aver fatto l’apposita segnalazione, deve portarsi sulla sinistra dello stesso, superarlo rapidamente tenendosi da questo ad una adeguata distanza laterale e riportarsi a destra appena possibile, senza creare pericolo o intralcio.

Il conducente deve verificare che la strada sia libera per uno spazio tale da consentire la completa esecuzione del sorpasso, tenuto anche conto della differenza tra la propria velocità e quella dell’utente da sorpassare, nonché della presenza di utenti che sopraggiungono dalla direzione opposta o che precedono l’utente da sorpassare.

È vietato il sorpasso in prossimità o in corrispondenza delle curve o dei dossi e in ogni altro caso di scarsa visibilità. Le strisce longitudinali possono essere continue o discontinue. Le continue, indicano il limite invalicabile di una corsia di marcia o della carreggiata; le discontinue delimitano le corsie di marcia o la carreggiata.

Dunque il problema non risiede nell’eventuale occupazione della corsia riservata ai veicoli che procedono nella direzione opposta, ma nell’aver messo in atto tutte le raccomandazioni propedeutiche al sorpasso (segnalazione, strada libera dal flusso di veicoli procedenti in direzione opposta, assenza di curve in prossimità della zona di sorpasso, presenza di una segnaletica orizzontale continua ecc.).

Chiunque non osservi tali raccomandazioni è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 162 a euro 646 euro. Tutto dipende da cosa scriveranno nel verbale gli agenti della Polizia municipale: molto probabilmente l’agente che gesticolava voleva contestarle immediatamente l’infrazione.

Per quanto attiene il ricorso, va detto che la querela di falso è sempre necessaria per contestare la veridicità del verbale con il quale i vigili hanno rilevato infrazioni al codice della strada.


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