Chiara Nicolai

Se proprio vuole affrontare la questione con la dovuta attenzione deve innanzitutto recuperare l’attestato dell’avvenuto bonifico. Potrà farlo recandosi presso lo sportello della banca con cui operò a suo tempo (anche se non è più cliente) chiedendo l’estratto conto degli ultimi dieci anni. Le costerà al massimo una ventina di euro.

Poi risponderà alla e-mail con una raccomandata A/R, asserendo di aver già saldato il debito alla società a cui inviò 1400 euro (allegherà allo scopo il relativo foglio ottenuto dalla banca) e dicendosi comunque disponibile a rimettere il residuo preteso, non prima, però, di aver ricevuto copia della comunicazione di cessione del credito dalla società a cui inviò i 1400 euro a quella che la ha contattato e l’estratto conto cronologico del residuo preteso (con contabilizzazione di quanto già pagato e la quantificazione degli interessi di mora applicati) giusto per vedere come si è arrivati a totalizzare i mille euro di cui si discute.

Concluderà la lettera riservandosi di segnalare all’Autorità giudiziaria la richiesta pervenutale per un debito già saldato e per il quale l’unica sua colpa è stata l’ingenuità di non richiedere la quietanza liberatoria.


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