Ludmilla Karadzic

Mi permetta di ricordarle che nella sua situazione, essendo ormai stata spogliata di tutti i suoi beni, potrebbe approfittare della legge 3/2012 (composizione della crisi da sovraindebitamento) presentando un piano del consumatore (presumo che lei sia un soggetto non fallibile) finalizzato ad ottenere l’esdebitazione a fronte di rimborsi, seppur parziali, ai dipendenti che reclamano il TFR (crediti privilegiati). Non c’è bisogno di assenso da parte dei creditori: è il giudice a decidere l’esdebitazione se si convince che il debitore ha dato tutto quanto possedeva per adempiere ai propri debiti ed è rimasto nullatenente ed indebitato. Approfondisca la questione cliccando qui. Si tratta, in pratica, di una chance che le consentirebbe di intraprendere, con successo e senza l’assillo di debiti pregressi, una nuova attività.

Venendo, invece, alla sua specifica domanda è da escludere che il compagno della debitrice possa essere coinvolto in azioni esecutive (pignoramento stipendio o altro) promosse dai creditori nei confronti della debitrice se non ha sottoscritto fideiussioni o garanzie a favore della debitrice stessa.

Un marginale ed indesiderato coinvolgimento potrebbe derivare da un eventuale pignoramento presso la residenza della debitrice: qualsiasi bene del compagno che si trovasse in loco potrebbe essere pignorato ed il terzo dovrebbe poi faticare, facendosi assistere da un avvocato, per adire il giudice delle esecuzioni e liberare i beni di sua esclusiva proprietà. Anche se la debitrice ha sottoscritto un contratto di comodato gratuito, in quanto tale contratto non è opponibile all’ufficiale giudiziario ma, esclusivamente, al giudice delle esecuzioni.

Per quanto attiene l’assillo dei creditori, si documenti in questa sezione: nessuno può bussare alla sua porta se non l’ufficiale giudiziario o il postino; nessuno può contattarla al telefono per esigere un qualsiasi credito.

Per il resto, pur nella consapevolezza di essere stata vittima di eventi, situazioni e soggetti senza scrupoli, lei dovrebbe evitare di compiangersi, evitare di drammatizzare oltre il dovuto (i greci cosa dovrebbero fare?) e reagire. Ci rendiamo conto che non è facile, ma possiamo esortarla in quanto siamo stati coinvolti anche noi, che scriviamo, in esperienze amare come quella che la vede protagonista. Qualche spunto, allo scopo, ci sembra di averlo fornito.


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