Gli agenti di recupero crediti non possono cercarla dove abitava, né dove abita, senza il suo consenso. Nè possono contattarla continuamente via telefono contro la sua volontà.
Dovrebbero, invece, inviarle una comunicazione con raccomandata AR, con allegati due documenti importanti a cui il debitore ha diritto quando si esige un qualsiasi pagamento: la lettera di cessione del credito e l’estratto cronologico.
Il primo serve a capire se Banca IFIS è legittimata a riscuotere un debito assunto, a suo tempo, con altre finanziarie. Il secondo dovrebbe aiutare a comprendere come si sia arrivati da circa 4 mila euro a 12 mila.
Il debitore, in pratica, non può dare soldi al primo che lo chiama al telefono per rivendicare un credito di anni addietro e deve anche avere prova che nel conteggio della somma pretesa non siano stati applicati interessi anatocistici e/o usurari.
Le suggerisco, innanzitutto, di inviare una raccomandata A/R a Banca Ifis formulando le richiesta di cui abbiamo appena discusso. Solo quando la documentazione le sarà stata recapitata potremo decidere cosa fare e come comportarsi.
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