Marzia Ciunfrini

La soluzione è quella di creare le condizioni affinché il terzo acquirente sia ritenuto soggetto in buona fede, non a conoscenza dell’esposizione debitoria di uno dei coeredi, mosso da intenti non speculativi, ma direttamente riconducibii ad esigenze familiari.

La tutela che la legge riserva al terzo acquirente si riverbera poi sui proprietari, anche se debitori, rendendo inammissibile un’azione revocatoria dell’atto di trasferimento di proprietà.

Allo scopo è necessario che:

  1. l’immobile sia ceduto a prezzo di mercato;
  2. il passaggio di denaro da terzo acquirente a proprietari dell’immobile sia tracciabile in modo trasparente e chiaro;
  3. l’acquirente non sia parente o affine del proprietario debitore;
  4. l’immobile acquistato sia destinato a diventare abitazione principale del terzo acquirente (in pratica vi dovrà risiedere egli stesso, oppure il coniuge ed i figli);

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