Quando il debitore si rivolge a banche e finanziare chiedendo di voler pagare tutto il debito con un importo mensile sostenibile in tempi di crisi come questo, e i creditori rispondono picche, insensibili a qualsiasi istanza ragionevole, non resta che il fai da te.
Il debitore smette di pagare, e serve il debito con il pignoramento del 20% del proprio stipendio. Certo, il capitale viene gravato da spese legali ed interessi, ma nè più, nè meno di quanto avviene con il consolidamento con un piano di ammortamento ventennale.
Vero, anche, che si viene iscritti nelle liste dei cattivi pagatori e non si può più accedere al credito. Ma anche questo aspetto ha il suo lato positivo, dal momento che il debitore non cadrà più in tentazione e non commetterà il grave errore di pagare i vecchi debiti contraendone di nuovi.
Una comoda rata mensile del 20% del proprio stipendio netto per tutte le banche e le finanziarie creditrici è quanto di meglio possa capitare, di questi tempi, a chi, come lei, non ha valutato correttamente le proprie capacità di rimborso.
E, inoltre, c’è anche il vantaggio che non tutti i creditori ricorreranno, necessariamente, al giudice. Chi vivrà, vedrà …
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