Simonetta Folliero

Quando il debitore è destinatario di un atto di precetto, l’ufficiale giudiziario gli chiede formalmente se possiede beni pignorabili, mobili o immobili. I debitori che dichiarano il falso o non collaborano, sono perseguibili penalmente (reclusione fino ad un anno).

Nel suo caso, oltre al fatto che per la legge antiriciclaggio dovrebbe comunque versare, prima o poi, su un suo conto corrente l’importo degli assegni circolari (che sono non trasferibili), è evidente la circostanza che una eventuale “bugia” riferita all’ufficiale giudiziario avrebbe gambe cortissime, dal momento che sarebbe facile verificare l’emissione a suo beneficio di assegni circolari ancora non incassati.

Meno rischioso, a mio giudizio, sarebbe versare le liquidità disponibili sul conto corrente di un soggetto di fiducia.


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