L’importo percepito attraverso la liquidazione della polizza integrativa può essere pignorato direttamente presso la banca emittente o dopo che è stato depositato sul conto corrente del debitore.
Il primo caso è assai improbabile che possa verificarsi: Equitalia dovrebbe venire a sapere della liquidazione, conoscere la banca emittente e muoversi tempestivamente prima che l’assegno venga incassato. Si tratta di un evento teorico, che potrebbe realizzarsi solo con l’aiuto del debitore il quale, giustamente consapevole del diritto al cambio in contanti dell’assegno circolare previa identificazione, decide, inopportunamente, di farne una questione di principio, a fronte delle resistenze del solito impiegato che, o invoca impropriamente la legge antiriciclaggio, oppure pretende l’apertura di un conto corrente presso la filiale. Qualcuno, indispettito e insospettito, nel tira e molla per il cambio in contanti che di solito richiede qualche giorno (l’importo da prelevare deve comunque essere prenotato) potrebbe decidere di giocarle un brutto tiro.
Per farla breve io cercherei, per quanto possibile, di mantenere un profilo di bassissimo livello. Chiederei ad un amico, o ad un parente, la cortesia di aprire un conto corrente a suo nome sul quale assumerei la delega a disporre ed operare. Poi, comunicherei all’assicurazione di aver scelto di liquidare la polizza attraverso un bonifico bancario sul mio conto corrente. Direttamente da casa, e senza recarmi in banca, appena ottenuta la disponibilità dell’importo, trasferirei i venti mila euro sul conto corrente fiduciario. Punto.
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