Diciamo subito che lei, in quanto socio di una società di persone, nella fattispecie in nome collettivo, risponde dei debiti sociali anche dopo la chiusura della società.
Avendo poi inviato raccomandata AR di disdetta, dopo i termini contrattualmente previsti, sarebbe anche obbligato a corrispondere l’importo relativo al biennio 2002/2003 per i servizi pubblicitari di cui ha fruito la società.
Tuttavia il credito è prescritto, nonostante il patetico invio, da parte del creditore, di una e-mail datata 31 maggio 2010, che non ha alcun valore legale.
Il suggerimento è quello di non rimborsare la pretesa ed attendere eventualmente, l’invio di una formale raccomandata AR in cui il creditore le dimostri l’avvenuta notifica (naturalmente non attraverso e-mail) di una formale comunicazione di messa in mora prima della scadenza dei termini di prescrizione.
Anzi chieda pure al tipo che al telefono si spaccia per avvocato, di inviarle prima dell’ingiunzione qualche documento che giustifichi la pretesa, la quale, altrimenti, assume i connotati penali di una estorsione.
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