Veramente encomiabile la ricchezza di particolari forniti nell’esposizione della problematica: psicologicamente, cioè è imputabile al fatto che chi scrive pensa che nessuno crederà al fatto che pur avendo pagato una sola bolletta in ritardo, ritardo peraltro giustificabile dal momento che veniva preteso dal fornitore un importo complessivamente non dovuto, si possa procedere al distacco dell’acqua.
Niente di nuovo sotto il sole, invece. Cose che capitano più spesso di quanto si creda. A me l’ENI ha staccato il gas, facendo apporre ad Italgas i sigilli sul contatore, mentre contestavo la pretesa di un importo complessivamente non dovuto. E che non era dovuto è scritto, nero su bianco, nella bolletta successiva laddove sono state apportate le correzioni agli errori inutilmente lamentati e segnalati in precedenza.
Cosa fare in circostanze simili? Purtroppo l’Autorità per l’energia e il gas (AEEG) non si è ancora dotata di uno sportello per il consumatore dei servizi idrici, laddove, per il contenzioso relativo a gas ed elettricità, è sufficiente sporgere un reclamo.
Quindi, non le resta che rivolgersi al giudice di pace, facendosi supportare da un avvocato, o meglio da un’associazione consumatori presente sul territorio in cui lei vive o lavora. Se si fa da soli si rischia di commettere errori di procedura ed un sacrosanto diritto può diventare, per una virgola in più o in meno, inammissibile o irricevibile.
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