Pensione » Si alla quattordicesima, ma solo a determinate condizioni

Si alla quattordicesima per i lavoratori in pensione, ma solo a determinate condizioni » Nota Inps e generalità

Sì alla quattordicesima per i lavoratori in pensione, ma solo a determinate condizioni. I pensionati con la maggiore anzianità e più disagiati, in presenza di determinate condizioni di età e reddito, potranno godere della quattordicesima mensilità.

È quanto emerge dal

htm&iIDDalPortale=&iIDLink=-1">messaggio 10462/13 Inps che illustra le condizioni per accedere al beneficio.

Per il 2013, sono interessati tutti i soggetti nati prima del primo gennaio 1950. L’aumento, si legge nel documento di prassi, spetta anche a coloro che compiono 64 anni entro il 31 dicembre dell'anno di erogazione.

Ai fini del beneficio, il pensionato non deve avere un reddito complessivo superiore a 1,5 volte il trattamento minimo dell'Inps.

Sono da considerare nel computo i redditi di qualsiasi natura, esenti da imposte, quelli soggetti a ritenuta, assoggettabili all'Irpef, compresi i redditi conseguiti all'estero o in Italia presso Enti ed organismi internazionali sono, invece, esclusi: i trattamenti di famiglia, le indennità di accompagnamento, il reddito della casa di abitazione, i trattamenti di fine rapporto e le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata.

Va detto che la somma aggiuntiva viene corrisposta in via provvisoria; il diritto al beneficio viene verificato sulla base della dichiarazione dei redditi definitiva.

Ma quali sono le regole emanate dall'INPS, per quanto riguarda la quattordicesima?

Andiamole a vedere una per una, approfonditamente.

Si alla quattordicesima per i lavoratori in pensione, ma solo a determinate condizioni » Somma aggiuntiva

L’articolo 5, del decreto legge 2 luglio 2007, numero 81 convertito con modificazioni nella Legge 127 del 3 agosto 2007, ha previsto a partire dal 2007, la corresponsione di una somma aggiuntiva ( "quattordicesima") con la mensilità di luglio (a partire dall'anno 2008) a favore dei titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico dell'Assicurazione Generale Obbligatoria e delle forme sostitutive, esclusive ed esonerative della medesima in presenza di determinate condizioni reddituali e con un’età pari o superiore a 64 anni (Circ. 119 del 8 ottobre 2007).

La somma aggiuntiva viene erogata in presenza di un reddito complessivo personale riferito all'anno stesso di corresponsione non superiore a 1,5 volte il trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti.

Oltre tale soglia, l’aumento viene corrisposto fino a concorrenza del predetto limite reddituale incrementato della somma aggiuntiva ipoteticamente spettante (clausola di salvaguardia).

Il beneficio spetta ai titolari di pensione a carico:

Possono aver diritto alla somma aggiuntiva, in presenza delle condizioni richieste, anche i titolari di assegno di invalidità liquidato ai sensi dell'articolo 1 della legge 222 del 1984 ed i titolari di pensione in totalizzazione purché almeno una quota di pensione sia a carico di una delle predette gestioni.

La somma aggiuntiva non costituisce reddito né ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali e assistenziali, con esclusione dall'anno 2008, per un importo pari a 156 euro, dell'incremento delle maggiorazioni sociali di cui all'articolo 38 della legge 28 dicembre 2001, numero 448, come determinato in applicazione del comma 5 della legge stessa (L. 127 del 3 agosto 2007 articolo 5 comma 4).

La "quattordicesima" è invece rilevante ai fini della concessione del diritto alla carta acquisti. (Msg. 26673 del 28 novembre 2008 e Msg. 3639 del 13 febbraio 2009).

Si alla quattordicesima per i lavoratori in pensione, ma solo a determinate condizioni » Le esclusioni

L’importo aggiuntivo non spetta ai titolari di:

L’importo aggiuntivo in argomento non viene erogato, inoltre, sulle pensioni interessate da sostituzione Stato o rivalsa Enti locali, sui trattamenti pensionistici ai lavoratori extracomunitari rimpatriati e sulle pensioni della ex SPORTASS. (Msg. 14397 del 25 giugno 2009).

Si alla quattordicesima per i lavoratori in pensione, ma solo a determinate condizioni » L'importo

La misura del beneficio varia in funzione dell'anzianità contributiva complessiva e della gestione a carico della quale è liquidato il trattamento principale come riportato nel seguente schema:

In caso di pensioni spettanti per un numero limitato di mesi ovvero di compimento del sessantaquattresimo anno di età nel corso dell'anno, il beneficio spetta in proporzione ai mesi di vigenza della pensione o di possesso del requisito anagrafico.

Si alla quattordicesima per i lavoratori in pensione, ma solo a determinate condizioni » Determinazione dell'anzianità contributiva

Tutta la contribuzione (obbligatoria, figurativa, volontaria e da riscatto) utile e non utile per il diritto a pensione, nonché quella utilizzata per la liquidazione di supplementi viene considerata nel calcolo dell'anzianità contributiva.

Se il soggetto è titolare sia di pensione diretta sia di pensione ai superstiti si tiene conto della sola anzianità contributiva relativa ai trattamenti diretti.

Se il pensionato è titolare solo di pensione ai superstiti l’anzianità contributiva complessiva viene proporzionata in base all'aliquota di reversibilità prevista dalla legge al momento dell'attribuzione del beneficio.

In caso di titolarità di due o più pensioni dirette o di due o più pensioni ai superstiti deve essere considerata l’anzianità contributiva complessiva relativa a tali pensioni (valutata, in caso di pensioni ai superstiti, in rapporto all'aliquota di reversibilità prevista).

Eventuali periodi sovrapposti temporalmente devono essere computati una sola volta.

Vanno esclusi altresì i contributi relativi a pensioni a carico di gestioni non interessate dalla normativa in argomento.

Nel caso di pensioni liquidate in regime internazionale deve essere considerata utile solo la contribuzione italiana.

Nel caso di pensioni in totalizzazione devono essere esclusi i periodi di contribuzione riguardanti la quota a carico di casse professionali.

Si alla quattordicesima per i lavoratori in pensione, ma solo a determinate condizioni » Redditi da considerare

Sono da considerare nel computo i redditi assoggettabili all'IRPEF, nonchè i redditi esenti da imposte e quelli soggetti a ritenuta alla fonte o ad imposta sostitutiva, compresi i redditi conseguiti all'estero o in Italia presso Enti ed organismi internazionali.

Sono invece, per espressa previsione normativa, esclusi:

Sono altresì da non considerare i redditi:

8 Luglio 2013 · Patrizio Oliva




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