Mutuo – i documenti da presentare alla banca e l’istruttoria

Mutuo - i documenti da presentare alla banca

Una delle domande più frequenti alle quali mi capita di rispondere (online e non) parlando di mutui immobiliari è relativa a quali documenti bisogna presentare ad una banca per richiedere il mutuo. Molto spesso, anche nella forma “Possono chiedermi questo (estratto conto, redditi pregressi, situazione familiare, ecc…) per scegliere se darmi un mutuo?”. La risposta è “Sì”. Una banca è un soggetto privato che deve decidere se prestarvi una cifra non indifferente (il più delle volte superiore ai centomila euro, a volte anche molto superiore) e per farlo può richiedervi quello che vuole, anche la raccomandazione del papa o l’esame dei triglicerdidi.

Non vuoi o non puoi produrlo? Fatti finanziare da qualcun altro.

Vediamo comunque quali possono essere, in linea generale, i documenti necessari da tenere a portata di mano (o almeno sapere dove recuperarli) e vediamo dove procurarseli se non li avete a disposizione, stilando un elenco il più possibile completo.

Molte banche ne chiederanno qualcuno di meno. Difficilmente ve ne chiederanno di più. Di tutto quanto dovete consegnare copie (ma è buona norma avere con sé gli originali per permettere il confronto ed assicurare che non siano dei falsi) perché difficilmente rivedrete qulcosa, anche se la pratica di mutuo dovesse essere respinta.

Questo elenco è MOLTO completo, ma non è detto che sia esaustivo. Molte banche chiederanno “di meno”, e qualcuna è possibile che chieda “di più”.

Spero comunque di avere fatto qualcosa di utile.

Qui lo stesso elenco in formato .pdf (37 kb)

Contributo di Federico Presezzi

Mutuo - l'istruttoria

Per chi è alle prese con la richiesta di un mutuo lo scoglio più importante da superare è l'istruttoria della banca. L'istruttoria è quella procedura (solitamente esternalizzata) con cui l'istituto di credito valuta il rating (giudizio di affidabilità) del potenziale cliente. Per capire se può essere un buono o cattivo pagatore. Solitamente migliore è il rating più basso è lo spread (il ricarico sugli indici interbancari) posto dall'istituto. E viceversa.

Se il rischio di insolvenza è troppo alto (e quindi se il rating è troppo basso) la banca può decidere di rifiutare l'offerta del mutuo. Prima di imbattersi nella richiesta del mutuo, si può provare anche da soli ad effettuare uno stress test sul proprio reddito. In che modo? Il punto di partenza è il reddito netto mensile (si somma quello dei coniugi in caso di mutuo cointestato).

Poniamo che sia di 2.800 euro. A questo punto bisogna sottrarre le cosiddette quote di sussistenza. In pratica la liquidità necessaria per pagare bollette e le spese varie quotidiane che occorrono per vivere. Molti istituti di credito calcolano la quota di sussistenza intorno agli 800 euro. Poi ci sono i figli a carico per cui, in media, si sottraggono altre 200 euro cadauno. Senza dimenticare di sottrarre l'importo di rate dovute ad altri finanziamenti in corso.

Ponendo che nell'ipotesi le "altre rate" ammontino a 200 euro, e ponendo che l'aspirante mutuatario abbia un figlio a carico abbiamo 1.400 euro, da sottrarre al reddito netto (2.800).

Quindi ne restano 1.600 euro. Questo importo rappresenta una sorta di "potere mutuo-acquisto", in sostanza la forza contrattuale per ottenere il prestito. Il "potere mutuo acquisto" deve essere almeno 1,5 volte la rata. Nell'esempio, dividendo 1.600 euro per 1,5 si arriva a 1.066 euro. Ciò significa che la rata del mutuo non dovrebbe superare questo importo.

Da IlSole24Ore

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20 Agosto 2013 · Piero Ciottoli