Ammortamento del mutuo alla francese

Contrariamente alle apparenze non è affatto necessaria una laurea in matematica per costruire un piano di ammortamento. I meccanismi che lo regolano sono estremamente semplici e vicini ad esperienze di vita comuni.

Hai prestato 1.000 Euro ad un amico che te li ha resi con 500 Euro alla fine di un mese e 500 alla fine del successivo? Ebbene hai realizzato un ammortamento! Fatto così:

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Se i 1.000 Euro li avesse finanziati una banca, essa avrebbe preteso anche un interesse. Ipotizzando l’1% mensile il debitore avrebbe dovuto rendere anche 10 Euro di interessi insieme alla prima rata (debito di 1.000 Euro x 1% x 1 mese) e 5 con la seconda (debito di 500 Euro x 1% x 1 mese). Il piano di ammortamento sarebbe stato perciò il seguente:

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Come si osserverà la rata è ora composta da due frazioni, una quota capitale ed una quota interessi. Come avviene per tutti i finanziamenti bancari.

La procedura di calcolo della totalità dei piani di ammortamento è semplicemente simile a questa. Nella costruzione bisognerà solo tenere conto di due criteri fondamentali:

Per analizzare i metodi di costruzione dei piani con i vari metodi di ammortamento si rimanda alle specifiche tipologie.

NOTA: Esistono infiniti modi per ammortare un debito. Tuttavia quello applicato ai rimborsi rateali è nella quasi totalità dei casi l’ammortamento “francese” a rata costante.

Piano di ammortamento francese del mutuo

La semplicità concettuale e pratica di un rimborso tramite rate tutte uguali (salvo variazioni di tasso) ha determinato il grande successo del metodo di ammortamento “francese” a rata costante. Che si tratti di mutui, prestiti o leasing, quasi ogni finanziamento rateale viene proposto con l’ammortamento francese. Vediamo allora come funziona. In primo luogo vanno ricordati i due principi che regolano la costruzione dei piani di ammortamento, cioè:

Integrando il concetto del secondo punto con quello di rata costante diventa evidente che la composizione della rata dovrà cambiare nel tempo e sarà la quota interessi a dettare legge. La quota capitale dovrà assumere passivamente un valore pari alla differenza rispetto al totale della rata.

Proviamo ora ad applicare i concetti teorici costruendo il piano di ammortamento di un mutuo di 50.000 Euro al 6% fisso da rimborsare con 10 rate semestrali di 5.861,53 Euro. Cominciamo a mettere giù una tabella con le quattro colonne classiche ed a compilare la riga “zero”, coincidente con il momento di rilascio del finanziamento.

Ecco quindi la procedura per il calcolo della riga riferita alla prima scadenza:

Riportando i risultati in tabella si avrà:

Piano di ammortamento francese - 1.a parteIl procedimento di calcolo della seconda riga sarà lo stesso. La quota interessi scenderà perché verrà calcolata sul nuovo debito residuo di 45.638,47. Applicandovi il tasso semestrale del 3% gli interessi ammonteranno a 1.369,15.La quota capitale crescerà di conseguenza e sarà pari a 5.861,53 (rata) - 1.369,15 (quota interessi) = 4.492,37. Quindi il debito residuo si ridurrà maggiormente con il pagamento della rata, in questo modo: 45.638,47 (ultimo debito residuo) - 4.492.37 (quota capitale) = 41.146,10. Anche la seconda riga sarà così completata:

Piano di ammortamento francese - 2.a parteApplicando la procedura per le altre otto rate il piano si completerà, come indica l’azzeramento del debito alla decima scadenza.

Piano di ammortamento francese - 3.a parte

fonte telemutuo

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30 Giugno 2013 · Piero Ciottoli