Norme antiriciclaggio su assegni e tracciabilità dei pagamenti: si torna indietro

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Dietro front su tracciabilità di incassi e pagamenti dei professionisti: la manovra d'estate, in vigore dal 25 giugno 2008, ha infatti abrogato le norme introdotte due anni fa dal Decreto Visco-Bersani. L'obbligo per i professionisti era duplice: tenere un conto corrente dedicato all'attività e separato da quello privato ed incassare i compensi superiori a determinate soglie solo tramite strumenti finanziari tracciabili. Abolita anche la norma che fissava a 5.000 euro il limite entro il quale si vietava l'emissione di assegni trasferibili, che torna così alla vecchia soglia di 12.

500 euro.

Tornano i contanti per i professionisti

Tra le altre novità del decreto quindi, c'è la scomparsa dell'obbligo di pagare con assegni le fatture dei professionisti. Il testo ha infatti cancellato le restrizioni imposte dalla legge Bersani nel 2006.

Sparisce dunque la disposizione che prevedeva che i compensi in denaro per l’esercizio di arti e professioni fossero riscossi, oltre i 1000 euro, esclusivamente tramite assegni o bonifici bancari.

In particolare le norme abrogate fissavano un tetto a 1000 euro per i pagamenti in contanti effettuati fino al 30 giugno 2008, a 500 per il periodo 1° luglio 2008-30 giugno 2009, e a 100 euro per quelli successivi a questa data.

Ora, invece, si può tranquillamente pagare anche in contanti, purchè, ovviamente, sotto i 12.500 euro.

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18 Luglio 2008 · Simonetta Folliero