Le cautele da adottare quando si conclude un accordo transattivo con la società di recupero crediti

L’importo da corrispondere per la chiusura di un accordo transattivo con il creditore  è  frutto di valutazioni di convenienza ed opportunità strettamente personali.

Quello che invece devo suggerirle è di fare in modo che in seguito non le possano chiedere più nulla e che, una volta pagato il debito, lei riesca ad ottenere la cancellazione dall'elenco dei cattivi pagatori.

Allora, l’accordo deve essere sottoscritto da entrambe le parti e lei deve conservarne una copia.

Lei deve essere sicura di trattare con una società legittimata a riscuotere il credito, e ciò si ottiene prendendo visione della lettera di cessione del credito.

Nell’accordo transattivo deve essere chiaramente scritto che il pagamento è a saldo della quota capitale, degli interessi convenzionali e di quelli moratori maturati in relazione al debito pregresso derivante dal contratto pinco pallino (e qui bisogna identificare dettagliatamente gli estremi del contatto di finanziamento originario).

Deve essere pattuito il rilascio della liberatoria da presentare alla CRIF per la cancellazione. Attenzione acché in essa non compaia il termine stralcio e non si faccia riferimento a soluzioni transattive (in questa caso non si riesce ad ottenere comunque la cancellazione dall'elenco dei cattivi pagatori). Va semplicemente indicato che il debito è stato pagato.

A questo proposito, prima di procedere è consigliabile effettuare un accesso qui e far riportare nella documentazione da sottoscrivere con la società di recupero crediti gli estremi dei riferimenti contrattuali di finanziamento così come presenti nella segnalazione registrata c/o la CRIF.

La discussione continua in questo forum.

Per porre una domanda su debiti e sovraindebitamento, accedi al forum.

18 Settembre 2010 · Chiara Nicolai