Il prossimo 30 aprile appuntamento con la penultima scadenza del bonus famiglia

Attenzione » il contenuto dell'articolo è poco significativo oppure è stato oggetto di revisioni normative e/o aggiornamenti giurisprudenziali successivi alla pubblicazione e, pertanto, le informazioni in esso contenute potrebbero risultare non corrette o non attuali.

Giovedì 30 aprile appuntamento con la penultima scadenza del bonus famiglia.  Infatti, i termini di presentazione della richiesta per i redditi 2007 e per chi  non ha datore di lavoro, scadono il prossimo 30 aprile 2009.

I termini di presentazione della richiesta per i redditi 2008, invece, sempre per chi non ha datore di lavoro, scadono il 30 giugno 2009.

Chi richiede il bonus famiglia, nei casi in cui non abbia il sostituto d'imposta o se quest'ultimo per qualche motivo non eroga il bonus, deve compilare il "Modello Agenzia" e trasmetterlo per via telematica all'Agenzia delle Entrate stessa.

In ogni caso, la richiesta può essere presentata anche presso un centro di Assistenza fiscale (CAF) o altro intermediario abilitato (commercialista, ragioniere…), che ne cura, gratuitamente, la trasmissione telematica al datore di lavoro/ente pensionistico o all'Agenzia delle Entrate.

Chi ha diritto al bonus famiglia - Bastano cinque minuti e non di più, e con un semplicissimo test on line è possibile scoprire si si ha diritto al bonus famiglia. Il test è a disposizione sul sito dell'Agenzia delle entrate per risolvere tutti i dubbi.

Come si fa il test - Per avere il responso e avere la certezza di poter presentare la richiesta l'Agenzia delle entrate propone otto otto domande:

  1. anno di riferimento (la norma consente la scelta tra 2007 e 2008);
  2. cittadinanza e residenza (il bonus può essere richiesto anche da stranieri a condizione che siano residenti in Italia);
  3. tipo di lavoro svolto (hanno diritto al beneficio solo lavoratori dipendenti, pensionati e coloro che hanno percepito redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente);
  4. proprietà di case o terreni (i redditi fondiari sono ammessi soltanto se inferiori a 2.500 euro e se percepiti insieme agli altri redditi che vanno considerati ai fini del bonus);
  5. la presenza in famiglia di soggetti che svolgono saltuariamente attività di commercio o di lavoro autonomo;
  6. il numero dei componenti il nucleo familiare;
  7. la presenza in famiglia di portatori di handicap;
  8. il reddito complessivo.

Una volta risposto a tutte le domande, arriva il responso e cioè se i requisiti indicati danno diritto ad ottenerlo e a quanto ammonta il bonus.

Come funziona il beneficio del bonus famiglia - Il bonus famiglia è una misura straordinaria prevista per nucleo familiare e non concessa ai "single" a meno che non siano pensionati e con reddito da pensione.

Il bonus varia in funzione dei redditi dell'intero nucleo familiare e della sua composizione, è pari a:

  1. 200 euro, per il nucleo con unico componente e reddito da pensione non superiore a 15 mila euro;
  2. 300 euro, per il nucleo familiare di due persone e reddito non superiore a 17 mila euro;
  3. 450 euro, per il nucleo familiare di tre persone e reddito non superiore a 17 mila euro;
  4. 500 euro, per il nucleo familiare di quattro persone e reddito non superiore a 20 mila euro;
  5. 600 euro, per il nucleo familiare di cinque persone e reddito non superiore a 20 mila euro;
  6. 1.000 euro, per il nucleo familiare di oltre cinque persone e reddito non superiore a 22 mila euro;
  7. 1.000 euro, per il nucleo familiare in cui vi siano familiari a carico del richiedente portatori di handicap ai sensi dell'articolo 3, della legge 5 febbraio 1992, numero 104, qualora il reddito complessivo familiare non sia superiore ad euro 35.000,00.

E' possibile far riferimento al redditi del 2007 o a quelli del 2008:  in sostanza si può chiedere il bonus per l'anno per il quale questi sono risultati più bassi.

Redditi esenti e altri redditi - Per quel che riguarda eventuali dubbi nel dare le riposte val la pena di sottolineare che in caso di familiari a carico non vanno considerati i loro eventuali redditi esenti (borse di studio, indennità di accompagnamento ecc).

Il bonus, poi, non spetta se si è titolari di soli redditi esenti, ad esempio in caso di assegno sociale, per cui chi è a carico, anche se con uno stato di famiglia a sè, non può fare la richiesta del bonus.

Non può richiedere il bonus chi oltre a redditi da lavoro dipendente o da pensione ha svolto collaborazioni occasionali.

In caso di portatori di handicap il bonus da 1000 euro spetta solo se familiari a carico, quindi non può avere questo importo chi è disabile ma lavora e non ha a sua volta disabili a carico.

Non è necessario che coniuge e figli siano residenti con chi richiede il bonus quando si tratta di familiari a carico.

La composizione del nucleo familiare.

Per la composizione del nucleo familiare, però, oltre al richiedente si deve tener conto solo del coniuge non legalmente o effettivamente separato, e degli altri familiari fiscalmente a carico.

Per cui nel caso di una famiglia composta dai genitori e un figlio convivente con i genitori ma non a carico, il nucleo familiare sarà composto dai soli genitori. Inoltre è possibile appartenere ad un solo nucleo familiare, così, ad esempio, un genitore a carico di due figli può partecipare al nucleo di un solo figlio.

E lo stesso vale per i figli. Quindi se il figlio di una famiglia che ha richiesto il bonus si sposa durante l'anno, non può richiedere il bonus a sua volta.

Per ulteriori approfondimenti sulla determinazione del nucleo familiare  è possibile far riferimento a questo articolo. Si tratta di una guida alla individuazione dei componenti il nucleo familiare  per l’accesso alle prestazioni sociali agevolate.

Per i genitori separati e i conviventi - Anche in caso di genitori separati o divorziati o non coniugati, i figli a carico possono partecipare esclusivamente al nucleo familiare del genitore di cui siano a carico. Se i figli a carico di entrambi i genitori, è possibile scegliere come costituire il nucleo o i nuclei familiari e quindi decidere chi potrà richiedere il bonus. In questo caso, ovviamente, il figlio che compare nel nucleo di uno dei genitori non può comparire anche nell'eventuale nucleo dell'altro.

3 Aprile 2009 · Andrea Ricciardi




Commenti e domande

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2 risposte a “Il prossimo 30 aprile appuntamento con la penultima scadenza del bonus famiglia”

  1. Paola da betclic ha detto:

    Dovrebbe essere dato in proporzioni più grandi ai terremotati. Ne hanno sicuramente bisogno

  2. bianca di giovanni ha detto:

    Il bonus famiglia – un altro bluff di Giulio Tremonti

    È destinato ai più bisognosi, ai nuclei in difficoltà, a chi ha un figlio handicappato a carico, o un anziano. Quello strumento (il primo a considerare il reddito familiare, e non del singolo, e per questo contrabbandato come inizio del quoziente familiare tanto caro alle formazioni cattoliche). Era pensato per una platea di 6,45 milioni di famiglie, che potevano aspirare a un contributo tra i 100 e i mille euro, per una spesa complessiva di quasi due miliardi.

    Come mai sono «avanzati» 300 milioni? Come mai è bastato un miliardo e 700 milioni invece dei due stimati? Ci sono meno poveri del previsto (anche in tempo di crisi) o hanno sbagliato i calcoli all’inizio? La verità, purtroppo, è un’altra, e somiglia molto alle vicende legate alla social card (ancora i poveri).

    Per ottenere quel bonus, infatti, è stato costruito un percorso con tali e tanti ostacoli, che ottenerlo equivale a vincere un terno al lotto. Nel sito http://www.nelmerito.it l’economista Franco Osculati lo definisce «lunare». Prima di tutto è a richiesta (non automatico).

    La domanda è a carico del datore di lavoro che «eroga il beneficio, secondo l’ordine di presentazione delle richieste nei limiti del monte ritenute e contributi nel mese di febbraio 2009. – spiega Osculati – Nel caso i sostituti d’imposta non provvedano, per insufficienza di tale “monte”, gli interessati potranno ri–presentare istanza entro giugno all’agenzia delle entrate.

    In aggiunta, a cura dei sostituti, delle domande dovrà rimanere traccia nei modelli 770, dovrà essere data informazione, entro aprile, all’Agenzia delle entrate e dovrà essere conservata copia per tre anni». Una vera gimcana, che dovrebbe essere ancora in corso. ma siccome del bonus non parla più nessuno, si suppone che le richieste termineranno. Senza domande, scompaiono anche i poveri e le emergenze.

    Una buona fetta delle risorse da utilizzare subito proviene dai giochi (6-700 milioni). Anche qui il rischio è che si sfruttino i poveri, di solito dipendenti dal vizio delle scommesse. Il ministero sta ancora valutando le iniziative da prendere: Gratta e vinci dedicati, estrazioni del Lotto più frequenti, con una limitazione sui premi pagati ai vincitori.

    Ma il grande affare arriverà con le nuove slot machines e con nuove possibilità di poker on line. L’introduzione di macchine di nuova generazione, con il collegamento diretto all’anagrafe, consentirà di incassare per ogni macchinario cambiato una una tantum di 15mila euro: pr attrarre più giocatori, potrebbe abbassarsi la giocata minima a 50 centesimi (oggi è 3 euro) e alzarsi la vincita massima da 10 a 50mila euro.

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