Qual è il problema sul rispetto dei termini per la notifica del verbale
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Il problema è questo: quando la Polizia accerta una multa e non la contesta immediatamente (pensa al caso dell’autovelox), l’unico dato a sua disposizione è il numero di targa del veicolo incriminato.
Per risalire all’intestatario del veicolo l’organo di polizia effettua una visura presso il P.R.A. (pubblico registro automobilistico) o presso l’archivio nazionale dei veicoli immatricolati.
Può accadere che i dati anagrafici risultanti dalla visura non siano aggiornati in ordine all’effettivo proprietario del veicolo all’epoca dell’infrazione.
Può accadere, inoltre, che l’infrazione venga accertata in un momento successivo, il che accade, ad esempio, quando l’infrazione è “registrata” su dispositivi elettronici di controllo (come autovelox, photored, ecc.).
Pretesti di cui molte amministrazioni approfittano nel momento in cui hanno l’esigenza di dilatare i termini di decadenza per la notifica del verbale. Per andare nel pratico, la formula ricorrente utilizzata è la seguente In data 02.01.2012 si è accertato che il conducente del veicolo targato … ha violato, in data 24.12.2011 l’articolo … del codice della strada. Nell’ipotesi, i novanta giorni non decorrono dalla data di infrazione (24.12.2011) ma da quella dell’avvenuto accertamento (02.01.2012).
Un’altra evenienza da tenere in considerazione è quella in cui il veicolo del conducente-trasgressore è concesso in leasing, preso a noleggio oppure affidato dal datore di lavoro. In queste ipotesi, vale sempre il termine di 90 giorni per notificare l’infrazione al soggetto proprietario del veicolo. Questi, a sua volta, deve comunicare, entro 60 giorni, le generalità del conducente-trasgressore e, a partire da tale comunicazione, decorrono ulteriori 90 giorni per la notifica del verbale al conducente-trasgressore.
18 Gennaio 2010 · Giuseppe Pennuto
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Stai leggendo Qual è il problema sul rispetto dei termini per la notifica del verbale • Autore Giuseppe Pennuto
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Buongiorno. Mi hanno fotografato con autovelox x eccesso di velocità in data 04 ottobre 2019. La multa è stata spedita in data 02 gennaio 2020. X i 90 giorni di notifica il giorno dell’infrazione ( nel mio caso il 04/10) lo devo considerare?
Grazie a chi mi risponde
Fra data infrazione (4 ottobre 2019) e data consegna del verbale alle poste per la notifica al trasgressore (2 gennaio 2020) intercorrono 90 giorni.
Ricordiamo che la data utile per la verifica dei 90 giorni è quella di spedizione del verbale non quella in cui il destinatario trasgressore riceve il verbale.
Ho attraversato la ztl con il permesso scaduto e senza accorgermene ho preso 60 contravvenzioni. l ufficio contravvenzioni della mia città<a dice di avermele notificate entro i termini,ma io a tutti oggi (sono ormai passati da un pezzo i 90 giorni) non ho ricevuto nulla. Pare che sia un problema dell ufficio postale che ha rispedito inspiegabilmente le contravvenzioni al mittente. la notifica è valida se dovesse arrivare?
Il verbale è già stato notificato, il destinatario era assente e la notifica è stata perfezionata per compiuta giacenza presso l’ufficio postale.
Buongiorno, riprendo il post precedente
1) data contravvenzione 09/12/2018
2) invio degli atti a mezzo posta con A.R. all’ufficio postale in data 14/01/2019 (riportato nel verbale ma di questo non ho un riscontro certo, dovrei chiedere la prova all’ufficio notificante?)
3) busta verde con timbro postale in data 25/03/2019
4) notifica del postino oggi 25/03/2019
in merito al punto 2 la polizia municipale dichiara di non aver documento che certifica l’invio in data 14/01, loro imbustano e consegnano all’ufficio preposto, inoltre dichiarano che non serve ne timbro ne copia della ricevuta vale quanto scritto nel verbale sotto la vove “Relazione di notifica a mezzo posta”. A questo punto dovrei fare ricorso o dovrei rivolgermi ad un altro ufficio comunale?
Può procedere con il ricorso giudiziale: la PA deve dimostrare la data di affidamento del verbale al servizio postale per la notifica. Non può decidere, ex post, e scrivere una data a caso sul verbale purchè buona a mostrare il “presunto” invio del plico entro 90 giorni dall’accertamento dell’infrazione.
Buongiorno, quindi nel mio caso con:
1) data contravvenzione 09/12/2018
2) invio degli atti a mezzo posta con A.R. all’ufficio postale in data 14/01/2019 (riportato nel verbale ma di questo non ho un riscontro certo, dovrei chiedere la prova all’ufficio notificante?)
3) busta verde con timbro postale in data 25/03/2019
4) notifica del postino oggi 25/03/2019
è tutto regolare e non c’è modo di fare ricorso in quanto vale la data del punto 2?
Proprio così: se vuole verificare deve chiedere copia della relata di notifica all’ufficio notificante (ufficio comunale preposto alla riscossione della sanzioni amministrative per violazioni al Codice della strada, se l’infrazione è stata accertata dalla polizia municipale).
Scusi ma i 90 giorni non decorrono dal momento in cui ho commesso infrazione (15/09/2016) fino al momento della notifica da parte del creditore (17/12/2016)? chiaramente il verbale l’ho ricevuto alla notiifca…
Certamente, i 90 giorni decorrono dalla data di infrazione: ma il conteggio non termina alla data in cui lei riceve il verbale, bensì alla data in cui il verbale è stato affidato al vettore per la notifica. Data, quest’ultima, che può essere di molto antecedente a quella il cui il verbale viene consegnato al trasgressore (o al coobbligato).
Salve,
purtoppo ho dimenticato una multa per divieto di sosta ed in data odierna mi è arrivata ingiunzione di pagamento. Negli atti sono stati riportati data del riferimento atto (v.1053/16V del 15/09/2016) e la data di notifica (17/12/2016), contando dal giorno successivo alla data del riferimento atto è evidente che la notifica è giunta al 93° giorno e quindi superiore ai 90 giorni previsti, posso procedere con ricorso al giudice di Pace entro i 30 giorni previsti dalla legge? Grazie in anticipo.
A parte il dettaglio non irrilevante che la data di notifica del 17 dicembre 2016 si riferisce alla data di consegna del verbale all’obbligato, mentre per il calcolo dei 90 giorni va presa in considerazione la data di consegna dell’atto all’agente incaricato della notifica, potrà contestare l’eventuale mancato rispetto dei 90 giorni per la notifica del verbale nel 2016 se, e solo se, la notifica del verbale nel 2016 fu viziata (cioè il verbale non le fu mai consegnato).
Salve, ho ricevuto una multa per il superamento della velocità consentita, contestata mediante Autovelox in data 14.08.2018. L’accertamento della violazione è datato 5.11.2018, mentre il deposito presso l’Ufficio Postale è avvenuto in data 1.3.2019. Da un primo calcolo (dal 5.11 all’1.3) mi sembra ben oltre i 90gg consentiti, mi date conferma di questo? Nel calcolo dei 90 giorni vanno esclusi il sabato e la domenica? Grazie
Qualora la violazione non possa essere immediatamente contestata, il verbale, con gli estremi precisi e dettagliati della violazione e con la indicazione dei motivi che hanno reso impossibile la contestazione immediata, deve, entro novanta giorni dall’accertamento, essere notificato all’effettivo trasgressore o all’obbligato (articolo 201, comma 1 del Codice della strada). Non essendoci altra specificazione, si tratta di giorni solari, compresi sabati e domeniche e il numero di giorni intercorrenti fra le due date è di 116.
Avrei una domanda: L infrazione l’ho fatta il13/10/2018…autovelox…..la data di spedizione è 21/12/2018….la busta verde mi è stata recapitata il 15/01/2019…..posso fare il ricorso visto che tra L infrazione e la busta verde sono passati 94 gg…..preciso che al comando vigili urbani mi hanno detto che vale la data spedizione della busta all ufficio postale…e nn la data del recapito busta verde……posso fare ricorso grazie
Assolutamente inutile presentare ricorso: il termine di legge (90 giorni) da rispettare fra la data dell’infrazione e la data di notifica del verbale di accertamento della stessa è inferiore ai 90 giorni, dal momento che per il notificante vale la data di spedizione della busta verde.
Dal 15 gennaio 2019, invece, decorrono i 30 giorni in cui il destinatario della busta verde può fare ricorso al giudice di pace o i 60 giorni utili per presentare ricorso al Prefetto.
Quindi secondo lei ci sono poche probabilità?
Nonostante nel verbale non ci fosse scritto dove erano appostati gli agenti rispetto alla mia posizione oppure il motivo per cui non mi hanno fermato?
Recita esattamente “il conducente durante il senso di marcia utilizzava un radiotelefono impiegando la mano destra per mandare sms. Fatto accertato il giorno.. alle ore… in via…”
Se il luogo dove è stata commessa l’infrazione è stato indicato nel verbale, il resto conta ben poco, purtroppo.
In data 11/09/2018 vengo avvistato ad utilizzare apparecchio radiofonico impegnando la mano destra per scrivere sms. Il giorno 23/10/2018 il militare notificante procede a trascrivere questa multa che mi arriva il 15.01.2019. Non ci sono foto o altre prove tangibili che io stessi commettendo l’infrazione e il modello della mia auto non corrisponde a quello indicato dai vigili nel verbale.
Ho i presupposti per contestarla, considerando ciò che ho scritto sopra?
Che non ci siano foto non facilita le cose: il verbale redatto dal militare costituisce piena prova dell’infrazione al Codice della strada fino a querela di falso: ovvero, nel corso del ricorso dovrà essere dimostrato che il militare sia caduto in errore o abbia verbalizzato il falso. La non corrispondenza del modello al numero di targa rilevato dal militare integra un errore formale che non può condurre all’annullamento del verbale sempre che lei non provi, ancora in un procedimento a querela di falso, che il veicolo si trovasse, il giorno e all’ora dell’accertamento dell’infrazione, in luogo affatto diverso e lontano da quello in cui l’infrazione è stata rilevata.
Quando la Polizia accerta una multa e non la contesta immediatamente (pensa al caso dell’autovelox), l’unico dato a sua disposizione è il numero di targa del veicolo incriminato.
Per risalire all’intestatario del veicolo l’organo di polizia effettua una visura presso il P.R.A. (pubblico registro automobilistico) o presso l’archivio nazionale dei veicoli immatricolati.
Può accadere che i dati anagrafici risultanti dalla visura non siano aggiornati in ordine all’effettivo proprietario del veicolo all’epoca dell’infrazione.
Se colui che ha ricevuto la notifica del verbale dimostra di non essere più il proprietario del veicolo incriminato, l’organo accertatore può procedere a nuova notificazione.
In questo c’è un termine di 100 giorni che decorre da quando viene accertata in modo definitivo l’identità e l’indirizzo esatto dell’effettivo proprietario. Ma, comunque, non oltre 5 anni dal giorno in cui è stata commessa la violazione.
Io non sono un residente italiano e di recente ho ricevuto una multa per entrare in due strade ZTL nel gennaio 2010. Quel giorno ho viaggiato in due strade diverse di Roma e per questo ho preso due multe. La prima multa e arrivata nel maggio del 2010, mentre la seconda in ottobre 2011 (due anni dopo). La polizia italiana dice di aver identificato (accertare) la seconda multa 360 giorni fa; 260 giorni dopo il giorno in qui ho commesso la violazione.
Ho due domande: 1. C’e un termine entro il quale la polizia dovrebbe fare la verificazione delle multe? (Ho l’impressione che entro 100 giorni la polizia dovrebbe evidenziare la violazione e la persona che lo ha commesso.
2.Per che cosa serve il tempo dal momento della violazione fino alla verifica della multa? E se questo tempo serve per scoprire l’identita e l’indirizzo dei trasgressori, la polizia di Roma ha avutto gli miei dettagli da quando ha inviato la prima multa nel maggio 2010 e non capisco perche gli servono altri 6 mesi, in piu?
Il termine è di 90 giorni, e, comunque, non è giustificabile che la seconda multa sia stata notificata con tale ritardo dal momento che i suoi dati erano già in possesso della stessa Polizia Municipale.
Almeno per la seconda multa, dovrebbe fare ricorso al Giudice di Pace. Ma non essendo residente in Italia, non credo le convenga per costi e tempo da perdere..
Piuttosto, tenga presente che molti siti stranieri invitano i propri lettori a non pagare le multe per violazione al codice della strada elevate in Italia, dal momento che il servizio di riscossione all’estero è completamente inefficiente.
Nulla la multa notificata da una societa’ privata
Una recente sentenza del giudice di pace di Firenze sulla notifica di una multa al codice della strada, potrebbe aver riaperto le speranze di una certezza del diritto? Purtroppo no, ma viene solo confermato il caos che impera nel settore.
I particolari
Il Giudice di pace di Firenze ha ritenuto illegittima una multa notificata da una agenzia privata. Rifacendosi ad una sentenza del Tar Toscana (1): che aveva sancito la legittimità del sistema di affidamento delle notifiche a società private, purché i soggetti che si occupano fisicamente delle notifiche siano investiti dal Comune delle funzioni pubbliche di «messo notificatore.
Tra l’altro, anche una sentenza di Cassazione (2) aveva ritenuto come inesistenti le notifiche fatte da agenzie private concessionarie del servizio postale. Il Tar aveva solo meglio specificato lasciando una certa apertura.
Ma il ministero dell’Interno (3) ha emesso un parere con cui ha fatto sapere che l’invio postale delegato a società private non confligge con il codice della strada e il relativo regolamento (4).
In teoria, quindi, il parere del ministero, anche perché in data successiva (2008) alla sentenze di Tar e Cassazione (2008) avrebbe dovuto far piazza pulita e messo la parola fine alla questione.
In teoria!! Perché in pratica si tratta «solo» di sentenze e pareri che, per quanto autorevoli, restano tali e non sono legge, che è l’unico riferimento che i cittadini hanno per sapere se hanno ragione o torto su qualcosa e per i giudici per emettere le loro sentenze. E se la legge oggi appare vaga, probabilmente non lo era nel 1982 quando fu fatta e l’abitudine di avvalersi di agenzie private esterne per le notifiche era un fenomeno più limitato di ora.
Ma i tempi cambiano, le esigenze e i metodi altrettanto e, siccome le leggi non cambiano, ecco che in soccorso arriva la giurisprudenza e i pareri.
Risultato
Cosa deve fare un cittadino che si vede recapitare una multa da parte di un’agenzia privata e non dalle Poste Italiane o dai messi dell’autorita’ che ha accertato l’infrazione?
Stante la situazione deve tirare una monetina in aria e decidere se tentare la sorte!! Col rischio di vedersi gli importi delle multe raddoppiati in caso di non accoglimento del ricorso o, in caso di accoglimento, vedersi il Comune che fa ricorso perché anch’esso spera che i giudici d’Appello seguano una interpretazione piuttosto che un’altra.
Viva la certezza del diritto. Continuiamo a farci male?
(1) n. 3962 del 14.09.2006
(2) n.20440 del 21.09.2006
(3) parere n.3079 del 20.05.2008
(4) l’art. 201 (notifica postale ai sensi della legge 890/82) e art.285 del regolamento che prevede l’invio di uno degli originali del verbale o di copia autentica al trasgressore.
Sono di Bolzano e ho appena ricevuto dal Comune di Lerici un avviso di raccomandata per quella che suppongo sia una multa per una asserita infrazione commessa in estate,in vacanza, anche se non ricordo proprio di averne commesse,
Per caso,poi sfogliando quattro ruote (febbraio 2010 pag.161)leggo che un comandante dei vigili urbani di Lerici veniva licenziato per avere detto di no allo sporchissimo business delle multe che si pratica, a quanto pare, nel comune Ligure. A quanto pare ne sono vittima anche io.