Ipoteche per importi inferiori ad 8 mila euro

Equitalia continua imperterrita a non cancellare le ipoteche per debiti di importo inferiore a 8.000 euro attivate prima delle nuove norme che ne hanno sancito l'illegittimita'.

Per evitare uno strascico di contenziosi giudiziari con tempi giurassici e relativo intasamento degli stessi uffici giudiziari, visto anche che la societa' di riscossione non vuole sentire ragioni con sistemi bonari, ADUC ha inviato al ministero delle Finanze una richiesta di consulenza giuridica, cosi' come previsto dalla circolare 99/2000.

L'illegittimita' di questa vera e propria vessazione da parte di Equitalia ha diversi riscontri:

- sentenza di Cassazione a Sezioni Unite (4077/2010): ha stabilito il principio che l'iscrizione di ipoteca immobiliare soggiace al limite di 8.000 euro stabilito dalla legge per le azioni di espropriazione (articolo 76 del Dpr 602/73), in quanto "atto preordinato e strumentale" alle espropriazioni stesse;

- il presidente di Equitalia, Marco Cuccagna, a maggio di quest'anno si e' pubblicamente impegnato per la cancellazione delle ipoteche gia' accese, preannunciando la disponibilita' di modulistica ad hoc, assicurando anche la gratuita' dell'operazione;

- la legge 73/2010 ha fatto propria l'interpretazione della Cassazione.

Nonostante questo, solo per fare alcuni esempi, societa' di riscossione del gruppo Equitalia, come Equitalia Cerit Spa di Firenze, Equitalia Gerit Spa di Roma nonche' la Serit Sicilia di Messina, rispondono negativamente alle domande di cancellazione.

In attesa della risposta del ministero, ADUC consiglia tutti i malcapitati a fare comunque opposizione a questi rifiuti.

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1 Dicembre 2010 · Simone di Saintjust