“Insipienza finanziaria” e deficit di formazione scolastica sulle nozioni elementari di accesso responsabile al credito e gestione del budget personale

Dott.  Antonio Iuri  Donati, le vorrei fare una domanda sulla scuola anche se lei mi potrebbe dire che non c'entra niente con questa rubrica, invece secondo me qualcosa in comune c’è. Comunque la domanda è questa. Come mai lo stato nelle scuole pubbliche non inserisce una materia sui finanziamenti e sui debiti? secondo me farebbe acquisire delle conoscenze importanti e si prenderebbero meno fregature. Magari facendo qualche ora in meno su materie come musica o religione.
Secondo lei ? .

Grazie, Alessandro

Ha colto esattamente nel segno. Nessuno insegna, non dico ai ragazzi ma anche agli adulti, quale sia un prestito migliore di un altro, la differenza fra un tasso fisso o un variabile, o come fare un budget familiare.  Iniziative educative in tal senso ad oggi sono relegate all'iniziativa di poche associazioni o addirittura degli stessi major creditors!

Lei non sa quanti problemi mi vengono sottoposti che alla base hanno quella che io definisco “insipienza finanziaria”.

Per esempio scegliere un tasso fisso o un variabile nella stipula di un mutuo è una scelta che può condizionare la vita di una famiglia, e se è vero che l’ente erogatore ha una responsabilità nell’informare i clienti, non si può lasciare tutta la responsabilità e l’onere dell'informazione alle sole banche… anche perchè - come la cultura popolare ci insegna - spesso è come chiedere all'oste se il vino è buono!….

In quest’ottica non solo riterrei giusta la formazione nelle aule scolastiche, ma addirittura indispensabile!!

Antonio Iuri Donati

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20 Marzo 2009 · Tullio Solinas