Contratti di prestito – il prestito senza busta paga

Come tutti ben sappiamo al momento di richiedere un prestito l'istituto di credito a cui ci si rivolge richiede, oltre ai documenti d'identità, anche delle garanzie reddituali ben precise. In particolare, per ottenere un prestito, occorre presentare le ultime buste paga, per i lavoratori dipendenti sia pubblici che privati, il cedolino della pensione, per i pensionati, e il cud per i lavoratori autonomi.

Purtroppo può capitare per diversi motivi di non disporre di queste garanzie ma di avere comunque necessità di ottenere un prestito per affrontare serenamente delle spese personali.

Si tratta di richiedere il cosiddetto prestito senza busta paga, o prestito senza garanzie: si tratta di finanziamenti concessi solo da alcuni istituti di credito che vengono erogati a fronte di garanzie alternative a quelle reddituali che solitamente le banche richiedono.

La soluzione più semplice per richiedere un prestito senza busta paga è quella di appoggiarsi ad una persona di propria fiducia con una situazione finanziaria solida (un parente o un amico molto stretto) che possa fare da garante. Questa, ovviamente, rappresenta la soluzione più semplice e consigliabile in quanto permette di ottenere il finanziamento in tempi molto rapidi e senza particolari problemi.

Tuttavia non sempre si è fortunati e si ha questa possibilità. In questo caso un'altra soluzione è rappresentata dall'immobile di proprietà. Spesso, pur avendo l'ipoteca del mutuo acceso per l'acquisto dell'immobile stesso, è possibile accendere una seconda ipoteca sulla propria casa ottenendo di fatto la liquidità di cui si necessita.

In questo caso però l'importo del mutuo residuo deve essere inferiore al 30-40% del valore commerciale dell'immobile e l'importo che si intende richiedere in prestito deve essere adeguato al valore stesso della casa.

Infine l'ultima soluzione, la più difficile ma da tenere comunque in considerazione, è quella di ottenere un finanziamento pur senza accendere l'ipoteca avendo un immobile affittato. In questo caso è possibile proporre alla banca di valutare il redditto da locazione in sostituzione del reddito da lavoro.

Queste sono solo osservazioni di massima, ovviamente ogni caso è a se e richiederebbe l'analisi attenta e approfondita di un bravo consulente finanziario che possa consigliare nel migliore dei modi la soluzione più adatta da perseguire.

Articolo scritto da Stefano di economyonline.it - blog di informazione e approfondimenti finanziari

17 Ottobre 2011 · Ludmilla Karadzic