Il prestito per il neonato

Attenzione » il contenuto dell'articolo è poco significativo oppure è stato oggetto di revisioni normative e/o aggiornamenti giurisprudenziali successivi alla pubblicazione e, pertanto, le informazioni in esso contenute potrebbero risultare non corrette o non attuali.

Per far fronte alle tante spese collegate alla nascita o all'adozione di un bambino puoi usufruire di un prestito di 5.000 euro a tassi agevolati, da rimborsare in 5 anni.

Come funziona l’iniziativa

Le famiglie interessate possono richiedere l'intervento del Fondo speciale di garanzia del Dipartimento per le Politiche della Famiglia (il cosiddetto Fondo Nuovi Nati) per ottenere un finanziamento a tasso fisso con un limite massimo di 5.000 euro, da rimborsare in 5 anni. Il tasso di interesse applicato (TAEG, tasso annuo effettivo globale) è particolarmente vantaggioso:  è uguale o inferiore alla metà del tasso di interesse medio sui prestiti personali (TEGM, tasso effettivo globale medio).

Nel caso di famiglie con bambini affetti da malattie rare (l'elenco è disponibile sul sito dell'Istituto Superiore della Sanità, www.iss.it/cnmr/) è previsto anche un contributo in conto interessi.

Le famiglie interessate possono richiedere l'intervento del Fondo speciale di garanzia del Dipartimento per le Politiche della Famiglia (il cosiddetto Fondo Nuovi Nati) per ottenere un finanziamento a tasso fisso con un limite massimo di 5.000 euro, da rimborsare in 5 anni. Anche in questo caso il tasso di interesse applicato (TAEG, tasso annuo effettivo globale) è particolarmente vantaggioso:  è uguale o inferiore alla metà del tasso di interesse medio sui prestiti personali (TEGM, tasso effettivo globale medio).

Nel caso di famiglie con bambini affetti da malattie rare (l'elenco è disponibile sul sito dell'Istituto Superiore della Sanità ) è previsto anche un contributo inconto interessi.

Chi può approfittarne

Le famiglie con bambini nati o adottati nel corso del 2009, nel 2010 e anche nel 2011. Non ci sono limiti di reddito.  Il contributo in conto interessi è riservato alle famiglie con bambini portatori di malattie rare, nati o adottati nel corso del 2009.

Cosa devi fare

Rivolgiti alle banche che hanno aderito all'iniziativa (l'elenco è disponibile sul sito www.abi.it nella sezione "Piano Famiglie"), e scegli la banca e la filiale alla quale rivolgerti dopo aver scaricato l'apposita domanda.

Puoi farlo fino al 30 giugno successivo all'anno di nascita o di adozione del bambino.  Se hai un figlio nato nel 2009, quindi, puoi presentare la domanda fino al 30 giugno 2010, mentre per i bambini nati entro il 31 dicembre 2011 avrai tempofino al 30 giugno 2012.

Glossario

Ammortamento

È il processo di restituzione graduale del capitale preso in prestito attraverso il pagamento periodico di rate comprendenti una quota capitale e una quota interessi.

Contributo in conto interessi e in conto capitale

È un contributo che viene concesso per la stipula di un contratto di finanziamento a medio-lungo termine. Il contributo in conto interessi previsto, ad esempio, dall'iniziativa "il Prestito per il neonato" (vedi a pagina 10) copre una parte o l'intera quota interessi della rata prevista dal piano di ammortamento. Il contributo in conto capitale riduce l'ammontare del debito in essere nei confronti della banca.

Decadenza dal beneficio del termine

Il beneficio del termine è la possibilità prevista per il debitore, ad esempio nei contratti di finanziamento, di pagare un bene a scadenze prestabilite (le rate). La decadenza del beneficio del termine si verifica quando il debitore diviene insolvente o sono diminuite le garanzie che aveva fornito. In tal caso il creditore (ad esempio la banca) può esigere immediatamente inun'unica soluzione il rimborso del prestito.

Preammortamento

Indica il periodo del piano di rimborso di un prestito (ad esempio il mutuo) che prevede il pagamento di rate composte dalla sola quota interessi.

TAEG (tasso annuo effettivo globale)

Indica in termini percentuali il costo complessivo del finanziamento, su base annua. Comprende gli oneri accessori quali spese di istruttoria, spese di apertura pratica, spese di incasso delle rate e spese assicurative. Non sono comprese invece le imposte ed eventuali oneri notarili (nel caso di mutui ipotecari).

TEGM (tasso effettivo globale medio)

Indica il valore medio del tasso effettivamente applicato dal sistema bancario e finanziario a categorie omogenee di operazioni creditizie (ad esempio i mutui) in un arco temporale ben preciso. Tiene conto di tutte le spese, commissioni e i possibili tassi di ingresso o promozionali. I tassi rilevati sono pubblicati trimestralmente in Gazzetta Ufficiale.Al momento della pubblicazione di questo articolo, il TEGM in vigore riferito alla categoria di operazioni "crediti personali" è pari al 11,94%. L'aggiornamento è disponibile trimestralmente anche sul sito internet della Banca d'Italia.

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12 Giugno 2010 · Antonio Scognamiglio





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