Il prestito della speranza – I vescovi italiani al fianco di precari, disoccupati e giovani in cerca di lavoro
Persone fisiche e famiglie che hanno difficoltà ad accedere al credito, ed in particolare precari, disoccupati, giovani in cerca di lavoro, possono accedere al prestito della speranza, un prestito erogato da una qualsiasi banca e di cui si fa garante la Commissione Episcopale Italiana (CEI) che intende, così, perseguire l’inclusione sociale facendo leva sulla responsabilità personale.
Per poter accedere al prestito bisogna essere in possesso di almeno uno dei seguenti requisiti:
- certificazione ISEE rilasciata da ente ufficiale abilitato, attestante lo stato di necessità;
- copia della documentazione attestante il disagio, la malattia, o l'invalidità, rilasciata dall’INPS o da altro organo competente;
- lettera di Licenziamento e periodo di preavviso o fine contratto, o iscrizione alle liste di disoccupazione
Il beneficio consiste in un importo non superiore a 7.
500 euro, TAN non superiore al 2,5%, erogati in 6 rate bimensili di 1.250 euro ciascuna, come forma di sostegno al reddito. La rata mensile indicativa di rimborso è di 134 euro.
I soggetti interessati a ottenere i finanziamenti devono rivolgersi agli sportelli territoriali delle Caritas che provvedono alla verifica della presenza dei requisiti e procedono ad una prima valutazione della richiesta di accesso al finanziamento.
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