Contratti di prestito – mutuo chirografario

Struttura e funzione economica del mutuo chirografario

Il mutuo chirografario ordinario è un contratto di prestito oltre il breve termine col quale la banca mette a disposizione del cliente una determinata somma di denaro destinata a finanziare le esigenze più varie. Il debitore rimborserà il mutuo mediante pagamento di rate periodiche comprensive di capitale ed interessi calcolati secondo un tasso variabile. Il finanziamento può essere assistito da garanzie. In caso di estinzione anticipata (o di rimborso parziale) del finanziamento è richiesto un compenso omnicomprensivo nei casi previsti dalla legge.

Qualora il prestito, con rimborso rateale, ricada nei termini previsti dalla normativa per il “credito al consumo”, si applica quanto previsto dal decreto legislativo 01/09/1993 numero 385 articoli 121 e seguenti. La legge definisce “credito al consumo” la concessione di credito sotto forma di dilazione di pagamento o di prestito a favore di persona fisica, per scopi estranei all'attività imprenditoriale o professionale, eventualmente svolta dalla stessa. 8.2.2 Principali rischi (generici e specifici)

Rischi del mutuo chirografario

Tra i principali rischi, vanno tenuti presente la possibilità di variazione del tasso di interesse nel caso di mutui a tasso variabile, in aumento rispetto al tasso di partenza;l'impossibilità di beneficiare delle eventuali fluttuazioni dei tassi al ribasso qualora il prestito sia a tasso fisso;la variazione in senso sfavorevole delle condizioni (commissioni e spese) contrattualmente previste.

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27 Giugno 2013 · Chiara Nicolai