Il mutuo assistito da garanzia – La fideiussione prestata dal genitore del mutuatario

Mio figlio sta  stipulando un mutuo per l'acquisto della prima casa ed in banca gli hanno chiesto un garante. Domanda:  non basta l'ipoteca sulla casa come garanzia? Nel caso mi offrissi io come garante, a cosa vado incontro?

Grazie dell'attenzione, Manuel

Non sarà certo come acquistare direttamente la casa per il figlio, ma offrirsi come garante nella stipulazione di un mutuo può risultare ugualmente un aiuto prezioso, a volte addirittura decisivo.

Senza l'intervento del genitore (o di un altro parente), ottenere un finanziamento dalla banca è infatti impresa difficile per un giovane impiegato con un contratto a termine o una busta paga non ancora in grado di sopportare rate elevate.

Anche se non esiste alcuna norma che renda obbligatoria la presenza di una garanzia, e l'ipoteca dovrebbe di per sé essere sufficiente a tutelare l'istituto che concede il credito, di fatto il fenomeno è tutt'altro che irrilevante e in continua ascesa nel nostro Paese. I finanziamenti assistiti da garanzie di terzi risultano essere  il 20-25% del totale e nella maggior parte dei casi i garanti sono i genitori o comunque famigliari.

La garanzia fornita dal terzo è dal punto di vista giuridico una fideiussione e obbliga il titolare a rispondere in solido con il mutuatario nei confronti della banca. Quest'ultima, nel momento in cui il figlio non fosse in grado di onorare la rata, avrebbe il diritto di rivalersi anche sul genitore-garante.

Si tratta, dunque, di un impegno da non prendere con superficialità, anche perché si corre il rischio di doversi far carico dell'importo residuo del mutuo.

Non tutti sono necessariamente in possesso dei requisiti validi per prestare la fideiussione e anche la figura del futuro garante viene attentamente vagliata dalle banche.

Il  reddito disponibile del garante,  sommato a quello del mutuatario deve essere sufficiente a far fronte alla rata. Ma le banche fanno attenzione anche al numero delle fideiussioni già prestate e all'età: in genere chi fornisce la garanzia non dovrà superare i 75-80 anni nel momento in cui l'obbligo viene a cessare.

Infine, la durata della garanzia è a volte più breve di quella del finanziamento. In genere viene chiesta  una fideiussione con una durata pari a un terzo rispetto a quella del mutuo, e comunque non superiore ai 10 anni. In fondo, il periodo più critico nel quale si rischia l'insolvenza sono i primi anni. Dopo, almeno in teoria, gli aumenti di stipendio dovrebbero consentire ai giovani di rendere più leggero il peso della rata.

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3 Marzo 2009 · Antonio Scognamiglio


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2 risposte a “Il mutuo assistito da garanzia – La fideiussione prestata dal genitore del mutuatario”

  1. EIOPAGO ha detto:

    Buongiorno,

    navigando per il web ho trovato il v/s sito che reputo molto interessante. La situazione che vorrei porre alla v/s cortese attenzione è la seguente : non ho mai chiesto un finanziamento, non sono protestato e percepisco una busta paga con un importo tale da poter richiedere un finanziamento .Alla luce di quanto detto vorrei chiedere un prestito di ca. 4.000.00 per acquistare una macchina . Ieri ho inoltrato richiesta alla Ducato, ma la proposta mi è stata respinta . Ho chiamato il call center dell’istituto, ma non mi hanno saputo dire nulla . Il motivo della mia preoccupazione nasce dal fatto che mio padre risulta protestato per n. 3 effetti. Possono, le finanziarie, usare la situazione di mio padre per bocciarmi il finanziamento ?
    Quale altre cause possono portare al rifiuto di un finanziamento, considerando che il mio nome è pulito?
    Grazie in anticipo

  2. sandro ha detto:

    bel sito, bel blog – complimenti

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