Errori e disservizi sul conto corrente – Il cliente ha diritto al risarcimento del danno

Inefficienze del servizio di home banking, errati addebiti per l'invio non richiesto di documentazione cartacea, addebito del premio di una polizza precedentemente annullata, addebiti e riaccrediti privi di giustificazione, addebiti di costi per operazioni di bonifico in misura eccedente il pattuito, ritardi nella sistemazione dei problemi segnalati.

Questo ed altro può capitare al malcapitato cliente della banca o dell'ufficio postale, sempre pronti a chiedere commissioni anche per l'aria che si respira, ma assai restie a recepire le giuste lamentele del fruitore dei servizi bancari e postali.

Il che mi fa tornare alla mente un articolo che pubblicammo qualche anno fa, nel 2008 per essere più precisi. Ma, a differenza di allora, oggi qualcosa è possibile fare, come dimostra la decisione numero 1083/11 dell'Arbitro Bancario Finanziario.

Non v’è alcun dubbio che il correntista sia costretto a profondere molto del proprio tempo per tentare di risolvere le problematiche in cui incorre la banca e per reclamare invano, alla stessa, il risarcimento del danno subito.

Gli errori e i disservizi di cui il cliente è vittima, testimoniano una serie di inadempimenti da parte della banca che, seppure non estremamente gravi, appaiono di rilievo non trascurabile e per effetto dei quali il cliente patisce una serie di piccoli danni che possono consistere nella ripetuta indisponibilità del servizio, nell'indisponibilità delle somme addebitate e poi riaccreditate, nella affannosa opera di reclamo e sollecito cui il cliente deve poi dedicarsi.

Anche se, dell'ampiezza di tali micro-pregiudizi il cliente non riesce a fornire prova sufficiente a consentire all'Arbitro adito un più preciso possibile ristoro (ad esempio il conteggio delle ore di lavoro professionale perduto, dei danni economici o di immagine connessi alle disfunzioni del sistema, delle ripercussioni avvertite nel normale andamento dell'eventuale attività di impresa del cliente), il risarcimento del danno può essere liquidato in via equitativa.

28 Settembre 2024 · Giovanni Napoletano


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