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Norme in materia di lavoro notturno

La valutazione dello stato di salute dei lavoratori notturni deve avvenire a cura e a spese del datore di lavoro, per il tramite del medico competente

Taggato: lavoro e diritti, lavoro notturno

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Sono un operatore socio sanitario e giorni fa arrivando da una lunga malattia, da prassi dopo 60 giorni si deve effettuare visita dal medico competente. Poiché da 10 anni svolgo il turno notturno prima della visita ho fatto formale richiesta di poter essere collocata di giorno, mi hanno rimandato al medico competente perché il turno notte mi é stato imposto causa prescrizioni/limitazioni lavorative. Verso tarda sera mi scrive la ditta dicendomi che il MC nn aveva mandato il giudizio ma, all’indomani dovevo riprendere servizio con il turno notte. Quindi evadendo la mia richiesta mi hanno fatto capire che nn potevano/volevano collocarmi di giorno. Gentilmente sto cercando un po’di giustizia e sapere come può un medico competente collocarti di notte fissa adducendo che il ritmo sonno veglia nn si altera come farla sporadicamente. E come può un datore di lavoro sottolineare una prescrizione lavorativa per cui io nn posso fare il diurno. Nel frattempo ho dato le dimissioni.della vostra risposta.

L’articolo 14, comma 1, del decreto legislativo 66/2003, stabilisce che la valutazione dello stato di salute dei lavoratori notturni deve avvenire a cura e a spese del datore di lavoro, per il tramite del medico competente, attraverso controlli preventivi e periodici, almeno ogni due anni, volti a verificare l’assenza di controindicazioni al lavoro notturno a cui sono adibiti i lavoratori stessi.

Quindi, il presupposto per passare dal turno notturno al turno diurno è dimostrare al medico competente la presenza di controindicazioni al lavoro notturno.

Anche l’articolo 11, comma 1, precisa che l’inidoneità al lavoro notturno può essere accertata attraverso le competenti strutture sanitarie pubbliche.

STOPPISH

1 Febbraio 2022 · Marzia Ciunfrini

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