DOMANDA
Mia madre vorrebbe vendere un terreno agricolo che ha ereditato oltre trent’anni fa dal padre: quando morì suo padre non venne fatta la successione (non so nemmeno se fosse obbligatorio allora) lei e i suoi tre fratelli divisero i beni in parti uguali senza alcuna registrazione,
Cioè il primo prese un terreno, il secondo un’altro e così via il terzo e il quarto.
Ora il problema è come fare a venderlo senza avere un atto intestato a suo nome, ma solo l’atto originario di compravendita del 1976, tra mio nonno (acquirente) e il venditore. Può lei dichiarare di essere in possesso del terreno oppure servirà che tutti i fratelli firmino come eredi?
RISPOSTA
La questione non è semplice: per poter vendere il terreno ereditato bisogna necessariamente aprire la successione, presentare la dichiarazione di successione, procedere alla divisione dell’eredità, effettuare le necessarie volture catastali e pagare le imposte ipotecaria e catastale.
La successione si apre al momento della morte del de cuius. La dichiarazione di successione deve essere presentata dagli eredi entro 12 mesi dalla data di apertura della successione che coincide, generalmente, con la data del decesso del contribuente.
Poichè il pagamento delle imposte verrebbe effettuato dopo oltre 2 anni la scadenza naturale (12 mesi dal decesso del de cuius), e semprechè per la violazione non siano stati già notificati i relativi atti di liquidazione e di accertamento, la sanzione sarà pari pari al 5% delle imposte dovute.
Bisognerà, inoltre, corrispondere all’erario gli interessi moratori dovuti per il ritardo nel pagamento delle imposte ( calcolati al tasso legale con maturazione giorno per giorno sulle somme non versate).
27 Agosto 2021 - Simone di Saintjust
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